Ousmane Dembelé ha scelto il Psg, e probabilmente sarà lui l’erede di Mbappé, in caso di addio imminente di Kylian o nella prossima estate. L’ex campione del mondo con la Francia nel 2018 è pronto al ritorno in patria, dopo il trampolino di lancio al Rennes, la stagione al Borussia fino a diventare nel 2017 il terzo acquisto più costoso nella storia del calcio con i 150 milioni spesi dal Barcellona. Un investimento monstre che non ha reso secondo le aspettative nei 6 anni in Spagna, nelle intenzioni della dirigenza sarebbe dovuto diventare il nuovo Messi e invece ha faticato a trascinare la squadra, condizionato da problemi dentro e fuori dal campo.
Qualcosa si era già intuito dalla presentazione in grande stile, con quel goffo tentativo di palleggiare figlio dalla tensione del momento, fino al primo infortunio al debutto contro il Getafe, con 4 mesi di assenza.
Non rinnova, poi ci ripensa e fa dietrofront, il rapporto con la società si logora con il passare del tempo, per non parlare di quello con ambiente e tifosi. Doveva essere il nuovo volto del Barcellona, e invece viene trascinato dai compagni alla conquista del terzo titolo di Spagna, ma sogna la fuga e individua l’occasione Psg per provare a rinascere. Negli ultimi giorni ha raggiunto un accordo con i parigini per un contratto fino al 2028, al Barcellona i 50 milioni della clausola e un mare di rimpianti per il Barcellona e la voglia matta di Dembélé di dimostrare al mondo di essere ancora un gioiello da 150 milioni