Un turno con sospensiva alla curva dell'Atalanta

Un turno con sospensiva alla curva dell'Atalanta
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Lunedì 12 Maggio 2014, 17:37 - Ultimo aggiornamento: 20:07
Un turno a porte chiuse con sospensiva alla Curva Nord dell'Atalanta. Questa la decisione del giudice sportivo Tosel per i cori razzisti ai milanisti Muntari e Constant. «A titolo di responsabilità oggettiva -si legge nelle motivazioni- l'Atalanta deve rispondere di un ulteriore e biasimevole comportamento dei propri sostenitori, attestato nel referto arbitrale». Il riferimento è al lancio in campo di due banane contro Constant. Inflitta inoltre una multa di 40mila euro al club bergamasco.

Proprio in riferimento all'epidoso, oggi l'Atalanta ha chiesto scusa a Constant. Il Presidente Antonio Percassi - si legge nella nota pubblicata sul sito del club - ha personalmente telefonato all'Amministratore Delegato del Milan Adriano Galliani rivolgendogli le scuse ufficiali della società, per il brutto episodio avvenuto ieri nel corso di Atalanta-Milan, quando dagli spalti era piovuta una banana verso Constant. Il colloquio è stato molto cordiale e lo stesso Galliani, nell'accettare le scuse, ha sottolineato che si è trattato di un episodio isolato. Percassi chiamerà anche il centrocampista rossonero per rivolgergli personalmente le scuse ufficiali della società.



LA NOTA

«Il Presidente di Atalanta Bergamasca Calcio Antonio Percassi condanna fermamente l'incivile gesto dello spettatore di Atalanta–Milan che ha lanciato due banane verso il giocatore Constant. Considerata la gravità dell'episodio, che offende non solo l'Atalanta, ma tutti i bergamaschi, comunica di essersi messo, attraverso i propri dirigenti, subito in contatto con le autorità preposte per annunciare la presentazione di una querela contro ignoti, affinché vengano svolte accurate indagini per individuare il colpevole dell'inqualificabile gesto. Si addolora perché l'episodio ha rovinato una bellissima giornata di sport, svoltasi senza alcun incidente nonostante i grandi e fondati timori della vigilia. A tal proposito il Presidente Percassi rivolge un accorato appello ai tifosi presenti nel settore da cui è partito il lancio, perché collaborino all'individuazione dell'autore. Si augura che il colpevole possa essere presto individuato, anche al fine di impedirgli in futuro qualsiasi accesso presso lo Stadio di Bergamo, e gli siano comminate tutte le possibili e più gravi sanzioni. La Società si riserva anche di costituirsi parte civile e di richiedere anche un risarcimento di tutti i danni subiti, che, ove riconosciuto, verrà destinato ad associazioni od enti riconosciuti per attività antirazzista.»