Splendido Juvenia, De Dominicis:
«Siamo i primi a essere sorpresi»

Stefano De Dominicis
di Vincenzo D'Avino
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Mercoledì 19 Ottobre 2016, 15:25
Lo Sporting Juvenia non smette di stupire. La squadra di Zannino ha espugnato il campo del Santa Marinella per 3-1, conquistando la terza vittoria su quattro gare giocate in campionato. Un bottino sorprendente che vale il terzo posto attuale, a una sola lunghezza dalla coppia di testa formata da Nordovest e Italpol.

SORPRESA – “Quella di sabato è stata una sorpresa anche per noi - ammette Stefano De Dominicis -, perché ritengo che il Santa Marinella sia una delle prime quattro squadre del girone, anche a livello di gioco. Siamo i primi a essere stupiti, visto che il gruppo è nuovo ed è stato costruito con un po’ di ritardo. Io, per esempio, avrei dovuto fare il secondo allenatore, poi, invece, ho trovato un ambiente sereno e positivo e mi sono ritrovato ancora in campo. Stiamo lavorando bene sul piano atletico e il mister sta facendo un ottimo lavoro sul piano tecnico-tattico. In rosa ci sono anche tanti ragazzi in gamba: la scorsa settimana ho parlato di Musumeci, oggi dico Santi, un altro che ha grandi possibilità e può ambire a categorie superiori. La vittoria contro il Santa Marinella ha sorpreso tutti, ma va archiviata presto, perché sabato contro il Fortitudo Pomezia ci aspetta un altro grosso esame”.

DOPPIA FACCIA – La stagione è partita in maniera sicuramente positiva, ma non è tutto oro quel che luccica: “La nota dolente riguarda la coppa, dove stavamo vincendo 6-3 a nove minuti dal termine e poi abbiamo perso 9-6, mostrando la doppia faccia di questa squadra. Siamo obbligati a dare sempre il massimo, perché appena abbassiamo la guardia emergono i nostri limiti - spiega De Dominicis -. Non possiamo permetterci cali di tensione, altrimenti succede ciò che si è visto contro il Gavignano. Dobbiamo pensare solo alla salvezza e mettere benzina per arrivarci il più presto possibile. Le prime posizioni le lasciamo alle altre squadre, al Santa Marinella, all’Atletico New Team, alla Nordovest e all’Italpol. Per quanto ci riguarda, l’importante è conservare la categoria: per farlo, dobbiamo cercare di colmare le nostre lacune tecniche con la grinta e la voglia".