È una corsa contro il tempo, con il tempo che non basta. Ora si accorcia, ora si allunga, così come la speranza, che inizialmente ti accompagna e a tratti la perdi. Leo Spinazzola non molla: si ritrova a dover aspettare, ma ci sarà anche per lui una primavera. Che non sarà marzo, forse sarà aprile. Un mese o poco più per il rush finale con la sua Roma e magari per preparare il mondiale, che gli dovranno per forza regalare i suoi compagni azzurri. Perché quel mondiale ancora non c’è, forse ci sarà: dipenderà dagli spareggi di marzo, che Spina dovrà saltare, magari li guarderà dalla tribuna del Renzo Barbera di Palermo, poi si vedrà. Gli dovranno regalare il Qatar allo stesso modo in cui glielo avevano promesso la vittoria dell’Europeo dopo quel maledetto (per Spina) 2 luglio, che gli ha tolto un tendine di Achille e ogni speranza di giocare la semifinale e la finale.
LA VECCHIA PROMESSA
Quella sera di Monaco, tra le lacrime e il dolore, Leo scorgeva gli sguardi di Chiellini, Bonucci e gli altri amici azzurri, che lo rassicuravano: «Ti regaleremo l’Europeo, che sarà anche tuo».
IL PUNTO DEL MEDICO
Andrea Ferretti, medico sociale della Nazionale, è sempre stato cauto, ai limiti del pessimista. «Sono stato testimone diretto dell’infortunio, la rottura del tendine di Achille è un qualcosa di molto serio e la storia ci insegna che il pieno recupero è piuttosto lento. Ho rivisto Spinazzola poco prima di Natale alla festa della Federazione ed era molto ottimista, pur sapendo che il recupero non sarebbe stato immediato. Le verifiche vere in campo non sono ancora cominciate ma credo che la previsione più realistica sia quella di tornare per la fine di questo campionato, per essere in piena forma ad inizio della prossima stagione per poi essere al top per il mondiale», ha ribadito il medico azzurro ai microfoni di New Sound Level. Mourinho spera di riaverlo a disposizione per la fine di marzo, pur sapendo che il vero Spina lo rivedrà da settembre.
LEMPAINEN IN ARRIVO
Nelle prossime settimane, Leo verrà visitato a Roma dal professor Lempainen, che probabilmente - è la speranza - gli darà il via libera per gli allenamenti con la squadra. Da quel momento dovranno passare due-tre settimane per rivederlo tra i convocati. E quello sarà il nuovo inizio.