Chris Smalling, difensore inglese della Roma classe ’89, è arrivato in Italia da pochi anni, ma è entrato rapidamente nei cuori dei tifosi giallorossi grazie alla sua dedizione e al suo impegno sul rettangolo verde. Vanta una lunga esperienza internazionale, maturata principalmente con la maglia del Manchester United, che ha vestito per nove stagioni consecutive. Il numero 6 giallorosso è stato intervistato nell’esclusivo Q&A di StarCasinò Sport, il sito di intrattenimento sportivo Premium Partner di AS Roma. Il video dell’intervista è disponibile sul canale YouTube di StarCasinò Sport.
Siviglia-Roma, maxi-schermo all’Olimpico: sarà sold out, sei monitor previsti
La chiacchierata con Smalling a pochi giorni dalla finale di Europa League di Budapest contro il Siviglia, inizia con il racconto delle sue prime impressioni all’arrivo in città: «Arrivare in un club come questo è stata una grande emozione. Sono riuscito ad adattarmi rapidamente e fin da subito ho sentito l’affetto dei tifosi e dei compagni. È stata una sensazione speciale ed è uno dei principali motivi per cui sono ancora qui alla Roma». Il momento più importante finora nella sua esperienza romana è stato la vittoria in Conference League dell’anno scorso, che Smalling ha ricordato con molto piacere: «È stato grandioso.
La vittoria della coppa ha portato una gioia incontenibile in città e profonda emozione nella tifoseria, sempre accanto alla squadra durante tutte le battaglie. Tifoseria che spera di rivivere quelle emozioni dopo la notte in Ungheria. «Sono davvero speciali. In ogni partita, a prescindere dall’avversario, lo stadio è sempre pieno ed è incredibile avere un seguito del genere - racconta Smalling -. È bello che una persona come me, né italiana e né romana, possa entrare nei loro cuori in questo modo. Io e la mia famiglia ci troviamo davvero bene. Questo club è come una famiglia». L’amore della tifoseria romanista per il numero 6 ha trovato conferme anche quando, durante i festeggiamenti per il gol del pareggio di Abraham contro il Milan a San Siro, Smalling ha urlato “Daje Roma”. Il difensore ha commentato così quell’episodio: «In certi momenti butti fuori tutte le emozioni che hai dentro. Sono qui da tempo ormai per cui frasi come quella non sono insolite per me, le dico tutti i giorni».
A proposito del centravanti connazionale Tammy Abraham ha sottolineato: «Siamo molto legati. Credo si sia ambientato molto facilmente e che abbia percepito fin da subito l’amore e la gioia di vivere a Roma. Per entrambi questa è un’esperienza positiva e speriamo possa durare a lungo». Per due stagioni mister Mourinho è stato suo allenatore a Manchester, per cui Smalling lo conosce molto bene: «Il mio rapporto con lui è fantastico, ho avuto modo di giocare per lui e vincere con lui in Inghilterra e ora ho la possibilità di farlo in Italia. Il mister ha vinto tutto e ha voglia di continuare ad alzare trofei, non si accontenta mai. Questa è la mentalità di cui abbiamo bisogno qui. La sua esperienza per noi è preziosa». Un altro innesto di caratura internazionale è stato Nemanja Matic, anche lui ex giocatore del Manchester United e fedelissimo dello Special One: «È stato allenato da Mourinho in tre squadre diverse, per cui è come se fosse un padre per Matic. Sapevo che avrebbe portato qualità e tranquillità al nostro centrocampo. Lo considero un collante che lega tutti i reparti. Sono felice di giocare con un compagno con la sua esperienza e la sua mentalità vincente», ha detto Smalling.
Nelle quattro stagioni in Serie A il difensore inglese ha avuto modo di affrontare molti avversari dal livello tecnico importante e ha individuato i due più forti: «Direi Vlahovic e Osimhen, hanno forza, tecnica e velocità. Sono giovani e avranno sicuramente una grande carriera».