Ore decisive per il futuro della Sampdoria. Questa sera, dopo sette rinvii, si è riunita l’assemblea sociale con l’azionista di maggioranza rappresentato per delega da Massimo Ienca, amministratore unico della società controllante Sport Spettacolo Holding. Meno di un’ora dentro la sede, con oltre mille tifosi fuori a chiedere la “liberazione” della propria squadra del cuore, imprigionata nel trust legato ai concordati romani e ai debiti extracalcio di Ferrero. Tra i partecipanti all’assemblea, c’era anche Alessandro Barnaba, da dicembre azionista di minoranza: nonostante la bocciatura della sua proposta, il titolare di Merlyn Partners ha dichiarato di esser pronto a rilanciare il proprio progetto nel caso in cui Radrizzani e Manfredi non riuscissero a condurre il porto la propria operazione.
Sampdoria, Ferrero respinge l'offerta Radrizzani e Manfredi non si fermano
Assemblea aggiornata a domani alle 13:30: un segnale d’apertura nei confronti dei pretendenti in vista di un possibile accordo in extremis, prima di tutto con i due imprenditori scelti sabato dal CDA per risanare la drammatica situazione societaria. Una volta trovato l’accordo con i creditori, i fondatori di Aser Group e Gestio Capital si erano già messi al lavoro per la definizione del management, dell’area tecnica e della rosa per il campionato di serie B ma nella mattinata di ieri avevano espresso il proprio disappunto per il respingimento dell’offerta.
L’accordo tra le due parti sembra la strada naturale da seguire.
Le scadenze, intanto, incombono: entro le 23:59 di domani sera, la Sampdoria deve onorare il pagamento degli stipendi del primo trimestre 2023 onde evitare una penalizzazione di 4 punti sul campionato di serie B, i cui termini di iscrizione sono fissati per il 20 giugno.