Com'è cambiato il calcio in 23 anni. «E’ cambiato che purtroppo sto invecchiando. Il calcio è la mia passione, il mio divertimento. E’ tutto. Sono contento di quello che ho fatto. Purtroppo prima ci si divertiva di più, adesso è differente».
L'evoluzione del gioco. «Adesso è più fisico, meno tecnico. Sono cambiate tantissime cose purtroppo. Prima mi divertivo di più».
Com'è cambiata la Roma. «Presidente, allenatori, giocatori. Ho visto passare di tutto: si potrebbe scrivere un libro. Se lo farò? Può darsi...».
La sensazioni per la stagione. «Positive. Cercheremo di fare una stagione come quella dell’anno scorso. Sappiamo che non è semplice ma cercheremo di fare cose belle e positive».
Gli stimoli. «La voglia c’è sempre, sennò non starei qua. Ho voglia di giocare, divertirmi. Quando mi passerà sarò il primo a mettermi da parte».
Il consiglio ai giovani. «Ripetere quello che ho fatto in 23 anni…».
I giovani giallorossi. «Le impressioni sono buone ma quando si è giovani bisogna rimanere con i piedi per terra per crescere con serenità e tranquillità. Dipende anche dal loro atteggiamento. Il calcio è cambiato, prima stavi più sull’attenti: ora ci si prende più spazio».
Rudi Garcia. «Bella persona, fa spogliatoio. Tiene tutti allo stesso livello. E’ una persona che ha voglia di fare bene e spero di riuscirci insieme».
La tattica dell'allenatore. «E’ stato bravo a ribaltare una situazione complicata, molto difficile. Venivamo da due anni bruttissimi: è riuscito subito a capire l’ambiente e a mettere in campo una squadra che ha fatto bene».
Il desiderio di girare tranquillo per il centro. «Ormai mi sono abituato. Roma è una piazza particolare, essendo cresciuto qui mi vedono da un altro punto di vista».
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