Emerson e Peres le frecce brasiliane dell'arco di Spalletti

Emerson e Peres le frecce brasiliane dell'arco di Spalletti
di Alessandro Angeloni
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Martedì 7 Febbraio 2017, 22:56 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 16:40
Una volta uno, quasi mai l'altro. E se va benino l'altro, l'uno non si vede Granché. Emerson e Peres spesso a intermittenza, più per colpe dell'ex Torino, a dire il vero. Stavolta, tutti e due bene, anche se Emerson meglio di Bruno. Molto bene, però. Due frecce alla brasiliana: passo irresistibile, palle in mezzo tante, spesso e volentieri, tiri e pure un gol sbagliato (Peres). Una doppia prestazione da terzini-ali, come piace a Spalletti, che tiene molto anche alla struttura difensiva. In questo continua a lasciarsi preferire Emerson, che sfoderato una partita quasi perfetta anche sotto l'aspetto difensivo. Chiesa è stato subito annullato, mai concesso campo sulla fascia, anche ben protetto da Ruediger. Peres aveva meno responsabilità difensive, nel finale ha sofferto un po' di più la velocità di Tello, con il viola già un fulmine di per sé e in più fresco di panchina, mentre Bruno aveva speso molto. La Roma ha di nuovo Cafu e Candela? Per Spalletti magari sì, anche perché Emerson già lo aveva accostato al francese campione d'Italia, noi aspettiamo ancora un po' per dare giudizi così roboanti, però diciamo che siamo sulla strada giusta. Se vinceranno lo scudetto, il paragone sarà comunque forzato ma più piacevole da fare. Resta il fatto che Peres deve dare qualcosa in più, specie ora che è tornato Salah, perché quel posto occupato dal brasiliano, prima era suo. Ma chi va (via) da Roma perde la poltrona.
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