Roma, Gandini: «Ci siamo affermati nel panorama europeo. C'è volontà di crescere»

Roma, Gandini: «Ci siamo affermati nel panorama europeo. C'è volontà di crescere»
di Gianluca Lengua
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Lunedì 4 Giugno 2018, 17:26

«In questa stagione abbiamo messo un punto fermo su quello che è la Roma nel panorama del calcio europeo». L’amministratore delegato Umberto Gandini ripercorre la stagione giallorossa in cui la squadra di Di Francesco ha ottenuto la semifinale di Champions League garantendo al club un enorme visibilità in ambito internazionale: «Siamo definitivamente considerati tra i protagonisti del calcio europeo, soprattutto per il percorso che abbiamo fatto. Il fatto di poter credere in un progetto, di aver avuto la prova che quello che è stato fatto negli anni passati sta arrivando a maturazione, è stato tutto legittimo e pianificato. Ne abbiamo dato prova nella stagione, in particolare eliminando il Barcellona in quel modo. È stato un messaggio che a livello mondiale ha avuto una risonanza pazzesca», ha detto il dirigente a Roma Tv.
Il Liverpool ha fermato la cavalcata dei giallorossi, molto vicini a qualificarsi ad una finale che manca nella Capitale da 34 anni: «Sarebbe stato un evento storico. Da parte del presidente Pallotta, l’arrivo di Monchi è stata una dimostrazione della volontà di continuare a crescere, di fare calcio per restare tra i protagonisti. È cresciuta molto l’azienda dal punto di vista commerciale, è migliorata la parte relativa ai media. L'obiettivo è rafforzare tutto quello che è stato costruito nella stagione 17-18, e dall’altra parte continuare questo percorso di crescita».
Molto vicino alle dinamiche della Uefa, Gandini aspetta con ansia la nuova formula della Champions League che partirà dalla prossima stagione: «Abbiamo le potenzialmente 19 migliori d’Europa già qualificate. Credo che tutti i gironi avranno tre squadre che competeranno per qualificarsi. Poi ci saranno le mine vaganti come l’Inter, un cliente che nessuno vorrebbe trovare. Il Var? Ha cambiato il modo di seguire il calcio in Italia, lo cambierà ancora di più dopo il Mondiale. È una via di non ritorno, è una cosa che poi diventa indispensabile. Spero e mi auguro che ci sia la possibilità di accelerare e di avere il Var già nella Champions ’18-19, ma se così non fosse sarà per la stagione ’19-20»

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