Roma, Baldissoni: «Con il Torino abbiamo rotto il ghiaccio, ma il vero inizio è all'Olimpico»

Baldissoni
di Gianluca Lengua
4 Minuti di Lettura
Sabato 25 Agosto 2018, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 14:52
«La Roma ha ottenuto dall’Uefa la riduzione della squalifica in appello in Champions League». Lo ha detto il dg giallorosso Mauro Baldissoni in un’intervista a Roma Radio in cui ha annunciato che i tifosi potranno seguire la squadra nella prima trasferta di Champions League dopo la squalifica arrivata in seguito agli scontri avvenuti in occasione della semifinale tra Liverpool e Roma: «In primo grado era stato vietato ai tifosi di seguire la Roma nella prima trasferta, con una seconda partita sospesa condizionalmente. Ora la nuova condanna è di una sola partita in trasferta sospesa condizionalmente, quindi dalla prima partita sarà possibile seguire la Roma in trasferta. Anche, e non solo, per questa sospensione condizionale che potrebbe riscattare la squalifica nel caso in cui succedesse qualcos’altro, ma in generale come principio, invitiamo tutti a comportarsi bene». In seguito alle dichiarazioni del presidente Pallotta dopo la semifinale di ritorno per alcune scelte arbitrali sbagliate, la Uefa lo aveva squalificato per tre mesi: «C’è un altro appello anche per lui, la pena ci sembra estremamente eccessiva, usò parole in pubblico molto più corrette, ha avuto uno sfogo soltanto nell’immediato post partita, per la delusione delle scelte arbitrali, speriamo di avere successo anche con questo secondo appello che ci sarà probabilmente a fine settembre». 

LA PRIMA IN CASA
Il dirigente è poi tornato sul campionato, lunedì sera si giocherà la partita contro l’Atalanta che sarà per i giallorossi la prima in casa davanti ai propri tifosi: «È bella l’emozione dell’inizio, abbiamo rotto il ghiaccio la settimana scorsa a Torino, ma secondo me il vero inizio è quello che si fa all’Olimpico, quando si torna a casa e si ripercorrono le ritualità che replichi durante la stagione». Saranno circa 35mila i tifosi presenti sugli spalti: «Li ringrazio perché abbiamo avuto un incremento per quanto riguarda le vendite in campagna abbonamenti, soprattutto per il girone di Champions League, ma abbiamo superato i numeri dello scorso anno anche in campionato. Noi sappiamo quali sono le difficoltà di accedere allo Stadio Olimpico, sappiamo quali sono le difficoltà degli ultimi anni per i protocolli di sicurezza per entrare allo stadio, quindi apprezziamo molto lo sforzo che i tifosi fanno per starci vicino, ovviamente noi speriamo che siano sempre di più e arrivino a popolare lo stadio, anche perché abbiamo visto quanta differenza fa la presenza dei tifosi, sappiamo che i risultati raggiunti in Champions League l’anno scorso hanno visto chiaramente un impatto sostanziale per quello che è stato il risultato in campo da parte della spinta dei tifosi, quindi inutile dire che li invitiamo tutti sempre più numerosi e siamo felici di vederli lì ogni volta».

I LANCIACORI
La grande novità allo stadio Olimpico consiste in un palchetto costruito nelle due curve per i tifosi che lanceranno i cori: «È un’iniziativa su cui abbiamo iniziato a lavorare da metà della stagione scorsa, era un tentativo di superare alcune difficoltà che ormai si erano anche un po’ irrigidite all’interno della curva tra chi tentava di far rispettare il regolamento dello stadio e le esigenze dei gruppi organizzati di poter far partire i cori di sostegno. Per accedere al palchetto, è bene che si sappia, che è sufficiente avere il diritto di accesso allo stadio, chiunque può accedere allo stadio può accedere anche al palchetto, non ci sarà un tornello aggiuntivo per poterci salire sopra, l’unico accorgimento, anche appunto per motivi di sicurezza, perché c’è anche una limitazione legata alla statica, quindi c’è un massimo di due persone, è che sarà necessario comunicare in anticipo le generalità di chi ci salirà, ma niente più di questo». 

IL CALCIO FEMMINILE
Poco dopo la fine della stagione, il club giallorosso ha annunciato la nuova squadra femminile: «Quando la Federazione aveva invitato ad avviare anche le società professionistiche al calcio femminile partendo dal settore giovanile, noi anziché rilevare squadre esistenti che giocavano in categorie superiori abbiamo pensato di imparare e studiare bene il calcio femminile e crescere organicamente per arrivare alla formazione di una squadra che in qualche modo fosse il frutto di anni di lavoro nel settore giovanile. Poi quest’anno abbiamo un po’ accolto l’accelerazione, che prima partiva dalla Fifa, ma poi spinta dalla Federazione Italiana, per avere un campionato che prevedesse la presenza di squadre professionistiche, e sottolineo professionistiche, perché noi abbiamo deciso di aderire proprio in virtù della relazione con la Federazione e della promessa dell’impegno anche da parte loro di elevare gli standard di organizzazione a un livello professionistico. La Roma è una società professionistica, ha una matricola di società professionistica, le sue attività federali si svolgono in quel modo, quindi siamo un po’ dispiaciuti di quello che stiamo vedendo, di questa guerra di potere, perché questo è purtroppo, all’interno del Federazione, che non ha nessun riferimento con quello che è il miglior sviluppo del calcio femminile, ma semplicemente un contrasto di poteri personali all’interno del Consiglio Federale, questo non ci fa piacere per niente. Noi insistiamo a dire che siamo una società professionistica, abbiamo investito credendo nella possibilità di elevare il livello del calcio femminile in Italia a un livello tendente al professionismo, quindi riteniamo che l’alveo naturale per cui ciò possa accadere è una divisione specifica all’interno della Federazione che tratti come tale il calcio femminile»
© RIPRODUZIONE RISERVATA