Roma a pranzo con la Champions
alle 12,30 la sfida al Sassuolo

Roma a pranzo con la Champions alle 12,30 la sfida al Sassuolo
di Ugo Trani
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Domenica 30 Marzo 2014, 00:17 - Ultimo aggiornamento: 15:58
​Sulla tavola da pranzo, a Reggio Emilia, ecco la Champions. Basta afferrarla e portarsela a casa. L'occasione per la Roma affamata di questa stagione è unica. Perché il trentunesimo turno, sfida alle ore 12,30 contro il Sassuolo penultimo e posticipo al San Paolo tra il Napoli terzo e la Juventus capolista, guardando gli incroci della domenica, è senz'altro favorevole. Dunque, da sfruttare. Come avverte Garcia: «Prima, però, dobbiamo vincere. Ogni risultato sarà poi positivo per noi. O prendiamo punti a tutt'e due o a una di loro». Il francese guarda fisso verso il Mapei stadium: sa che se il suo gruppo conquisterà il quarto successo di fila in campionato avrà una classifica migliore dell'attuale. I partenopei, comunque, sono a distanza di sicurezza, lontani 6 punti, con 1 gara in più e la peggior differenza reti negli scontri diretti. I giallorossi mercoledì recupereranno gli 82 minuti contro il Parma, con la possibilità di tirare definitivamente le somme. «Sarà un vantaggio».



La Roma si sveglierà presto. Spostate avanti le lancette di un'ora, è come se i giallorossi scendessero in campo alle 11,30: «Dobbiamo adattarci. Cambia la preparazione della partita e per questo abbiamo scelto lo stesso orario per allenarci. L'unico problema è che dormiremo meno e la gara arriverà quasi subito dopo la sveglia. Ci abbiamo già pensato e vedrete che non ne risentiremo. E' la terza volta dopo quelle contro la Fiorentina e sul campo del Verona». Precedenti di successo.



«A me interessa il campo, la tattica, i grandi giocatori, la fase difensiva e altro. Non sono il presidente, il mio ruolo è mantenere alta la tensione è far si che tutti siano concentrati». Garcia non cambia idea sul rinnovo/prolungamento propostogli da Pallotta. Ne discuterà una volta tagliato il traguardo. «Io sono sotto contratto, non ho fretta. Quel che conta è qualificarsi per la Champions, poi lavoreremo per il futuro. Bisogna discutere di tutto: società e obiettivi. Adesso dobbiamo però pensare solo alla stagione in corso: ancora non abbiamo raggiunto nulla. Finito il campionato affronteremo le altre questioni». Con un desiderio che già anticipa: «Per tenere tutti i giocatori della rosa e per migliorarla». Garcia dà garanzie pure su Pjanic. «Ho parlato con lui: non sono preoccupato».



Il Sassuolo di Di Francesco, 21 punti in classifica e 10 sconfi[tte in casa, è insomma l'unico pensiero urgente: «Mi auguro di vincere. Ma non sarà facile. Ricordo l'andata. Venivamo da dieci vittorie e un pareggio, tutti dicevano che era già vinta, ma quella gara ha dimostrato che niente è scontato. Bisogna presentarsi più che al cento per cento e giocare come sempre per i tre punti. Loro hanno uomini pericolosi, giocano per la salvezza.



Garcia ha una tentazione: insistere con il trio delle ultime tre gare. Destro, Totti e Gervinho insieme lo hanno convinto: «Tutti sono importanti, poi c'è un attacco che ho deciso di far giocare da tre partite. Sta funzionando bene. Io devo vedere il lato positivo. Anche perché poi entrano gli altri e sono efficaci, come è successo con Florenzi. Da inizio stagione siamo tutti uniti, questo deve essere il nostro atteggiamento fino in fondo. E' la nostra forza. Non conta chi inizia la partita. Non giochiamo quasi mai in undici. Dopo questa, ci saranno ancora due partite». Tre in otto giorni. «Tutti devono essere pronti». Continua la gestione mirata del capitano: «Francesco non ha giocato sempre novanta minuti nelle ultime due partite, quindi può iniziare. Se vogliamo che stia bene mercoledì serve che non ne faccia novanta nemmeno domani». Diverso il discorso su Gervinho: «Fisicamente sta bene. Lui è utile alla squadra, ma è sullo stesso piano degli altri. Il suo profilo è un po' unico, solo per questo rimane in campo un po' più degli altri, se abbiamo bisogno di trovare spazi lui può farlo e se siamo in vantaggio può anche distendersi in contropiede per farci segnare un altro gol». Maicon è tra i 22 convocati ma può lasciare il posto a Torosidis. Se riposa Pjanic, entra Florenzi.
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