Conte, contro il Portogallo prove d'Italia:
il ct conferma il 4-3-3, De Rossi torna a casa

Conte, contro il Portogallo prove d'Italia: il ct conferma il 4-3-3, De Rossi torna a casa
di Luciano Danza
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Domenica 14 Giugno 2015, 06:16 - Ultimo aggiornamento: 16:46
E' stato agro-dolce il risveglio del clan azzurro - rientrato nella notte a Coverciano - all'indomani della trasferta surreale in Croazia. Da una parte c'era soddisfazione per il risultato, per la prestazione e per le risposte ottenute dai giocatori e dal nuovo modulo. Dall'altra amarezza per gli infortuni di De Silvestri e Buffon. Il più grave dei due è il difensore della Sampdoria, che dovrà restare fermo sei mesi per la rottura del menisco e del legamento crociato del ginocchio destro. De Silvestri sarà operato oggi a Roma, a Villa Stuart, dal prof. Mariani.
LE LACRIME DI LORENZO
La torsione innaturale e le lacrime di dolore avevano fatto temere subito al peggio, venerdì sera a Spalato. De Silvestri sarà operato, come detto, dal professor Mariani alla presenza del dottor Mazzola, ortopedico di fiducia della società blucerchiata. Il giocatore ha ricevuto la visita del presidente Ferrero ed è stato sommerso da messaggi e telefonate dei compagni. Serata da dimenticare anche per Buffon, che ha rimediato 10 punti di sutura al ginocchio destro dopo un contatto fortuito con Mandzukic. Il capitano della nazionale ha lasciato il ritiro di Coverciano ed è tornato a Torino. Salterà l'amichevole contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo (autore delle tre reti con cui la sua Nazionale ieri ha vinto in Armenia) in programma martedì a Ginevra. Anche Daniele De Rossi, ieri sera, ha lasciato Firenze per un problema al ginocchio da valutare. De Rossi aveva già saltato la trasferta in Croazia. Il ct (solito discorso alla squadra prima dell'inizio dell'allenamento) ha concesso la serata libera agli azzurri. Alcuni ne hanno approfittato per fare un salto al concerto di Vasco Rossi allo stadio Franchi di Firenze.

CORSI E RICORSI
Ritorno al futuro per Antonio Conte, che ha rispolverato e cucito addosso alla sua nazionale il modulo che aveva utilizzato alla Juve il primo anno. Candreva come Pepe, El Shaarawy come Vucinic e Pellè come Matri. Le risposte che ha dato il 4-3-3 contro la Croazia sono state buone sia in termini tattici che di interpretazione. C'è voglia di continuare sulla strada intrapresa con la consapevolezza di poter cambiare in corsa e tornare, quando servirà, al 3-5-2. «Era la prima partita con questo nuovo modulo - ha sottolineato Leonardo Bonucci - credo che margini di miglioramento ci siano, e anche importanti. Dobbiamo continuare su questa strada, le individualità migliori ce le abbiamo sugli attaccanti esterni. Il 4-3-3 risalta le caratteristiche di El Shaarawy e Candreva nell'uno contro uno. Le similitudini con la prima Juve di Conte ci sono. La squadra ha sempre voglia di fare la partita, di restare aggrappata a un risultato che può portare al pareggio o alla vittoria. E' la mentalità del mister che ora sta cercando di portare in questa Nazionale. Il mio rinnovo? Marotta ha detto che sono incedibile, questo è un ottimo punto di partenza». Infine sulla partita: «Sapevamo che avremmo avuto difficoltà all'inizio. Dopo si è vista la risposta di una grande squadra e di chi ha voglia di arrivare all'Europeo il prima possibile». Così sia.