Var. «Sulla Var quello dice bene, quell'altro dice male. La Var esiste perché noi non riconosciamo il merito. Questo è il problema. Una squadra merita il pareggio, lo ottiene con un errore arbitrale, e dovrebbe essere accettato. Ed invece non è così. Il calcio è lo specchio della vita - ha aggiunto - e quindi nel bene e nel male il calcio ripete tutto quello che capita giornalmente. C'è una società dove la furbizia vale più del merito».
Ancelotti. «Mi è dispiaciuto ma non solo per Carlo che è un mio amico fraterno, una persona che stimo tantissimo ma mi è dispiaciuto per il Bayern. Si è comportato come un club qualsiasi».
Milan. «Intanto bisogna che lo chiedano con insistenza.
Cosa vuol dire? Che se giochi male e vinci, non devi essere contento. Se sei contento perché vinci in maniera fortunosa, non migliori. Questo è un Paese che fatica a rinnovarsi da questo punto di vista. Capello, che non è un rivoluzionarlo, ha detto una cosa interessante: che abbiamo riscoperto il libero. C'è chi si difende anche bene, ma a distruggere non s'impara, mentre a costruire si»,
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