Mondiali 2014: Italia, un girone a rischio
di Mimmo Ferretti

Mondiali 2014: Italia, un girone a rischio di Mimmo Ferretti
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Sabato 7 Dicembre 2013, 01:06 - Ultimo aggiornamento: 10:34
Gli azzurri di Prandelli con l’Uruguay di Cavani e Suarez l’Inghilterra di Rooney e Gerrard e la debole Costa Rica. Esordio in Amazzonia contro gli inglesi in notturna all’ora di pranzo contro la Celeste e i centroamericani.Il fattore climatico rischia di diventare pi determinante di quello tecnico. IL SORTEGGIO

Italia con l’Uruguay di Edinson Cavani e Luis Suarez, con l’Inghilterra di Wayne Rooney e Steve Gerrard e con la modesta Costa Rica: ecco l’esito del sorteggio mondiale di Costa do Sauipe. Gli azzurri di Cesare Prandelli esordiranno contro gli inglesi a Manaus, in Amazzonia, il 14 giugno alle ore 21 locali (le ore 3 del 15 in Italia) per tentare di evitare il caldo soffocante; secondo appuntamento il 20 a Recife, nel nord est brasiliano (ore 13 locali) contro la Costa Rica e infine la sfida con l’Uruguay il 24 giugno a Natal (ancora ore 13 locali), sempre nord est del Brasile. Un calendario pessimo da un punto di vista climatico. Come è andata, dunque? Poteva andare meglio, verrebbe da dire. Un girone duro, non c’è dubbio. Con tre nazionali che hanno vinto la Coppa del Mondo. La Celeste di Oscar Tabarez è nazionale di primissima fascia, la Costa Rica non dovrebbe rappresentare un problema e l’Inghilterra di Roy Hodgson al momento è un punto interrogativo. Sulla strada dell’Italia avversari complicati e, come detto, soprattutto condizioni logistiche e climatiche devastanti, con temperature elevate e altissima umidità. Nessuno voleva Manaus, è toccata all’Italia. Basti pensare che per l’Italia ogni volta spostarsi dal ritiro di Mangaratiba, località della Costa Verde carioca, non sarà agevole: Manaus, ad esempio, dista da Rio 2.850 chilometri con un volo di 3 ore e mezza. Ma destano perplessità e preoccupazione anche i due incontri alle 13 in città in cui a quell’ora il caldo e l’umidità rischiano di diventare fattori più determinanti di quelli puramente tecnici. Le due promozioni agli ottavi, è facile anticiparlo, se le giocheranno Uruguay, Italia e Inghilterra e, guardando il calendario, per gli azzurri sarà fondamentale cominciare con i tre punti contro gli inglesi a Manaus per mettere una seria ipoteca sulla qualificazione. Senza dimenticare che l’Uruguay avrà un giorno di riposo in più degli azzurri prima dello scontro diretto. «Il nostro è il girone più difficile», il commento immediato di Prandelli. L’Italia in fase di sorteggio non è stata aiutata da Zinedine Zidane che l’ha estratta dall’urna 4 (Europa) e l’ha spostata nell’urna 2 (Africa-Sud America) per evitare di formare un gruppo con due nazionali dello stesso continente, tranne appunto l’Europa.



SFIDE SPETTACOLARI

L’Italia non può sorridere ma non è l'unica grande nazionale a rischiare di tornare presto a casa. Il discorso non riguarda il Brasile, inserito nel Gruppo A in compagnia di Croazia, Messico e Camerun. La Spagna campione in carica, nel Gruppo B trova l'Olanda battuta nella finale di Sudafrica 2010, il Cile di Arturo Vidal e Alexis Sanchez e l’Australia. Spettacolo assicurato grazie ai campioni di Vicente del Bosque e ai ragazzi terribili dell’Olanda (leggi Kevin Strootman, ad esempio) guidata da Arien Robben, ma attenzione enorme alla Roja, che recentemente ha sbancato Wembley con una disinvoltura imbarazzante. Più in discesa appare il cammino della Russia di Fabio Capello: Belgio, Algeria e Corea del Sud gli avversari nel Gruppo H, quello più lontano dal Brasile eventualmente affrontabile solo in finale. La Francia, arrivata in Brasile solo grazie agli spareggi, deve ringraziare la fortuna: Franck Ribery e compagni dovranno vedersela nel Gruppo E con Svizzera, Ecuador e Honduras. Affascinante il Gruppo C con Colombia e Costa d’Avorio insieme con Giappone e Grecia: Colombia e Costa d’Avorio sono piene zeppe di talenti. Molto complicato per gli Usa e il Ghana il Gruppo G dove la Germania di Miro Klose e il Portogallo di Cristiano Ronaldo appaiono nettamente favorite. L’Argentina di Leo Messi terrà a battesimo la Bosnia di Miralem Pjanic, che dovrà lottare con Nigeria e Iran per la seconda piazza del Gruppo F.
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