Mister Bee in pressing vuole subito il Milan
domenica il thailandese sarà a Milano

Mister Bee in pressing vuole subito il Milan domenica il thailandese sarà a Milano
di Rosario Dimito
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Martedì 21 Aprile 2015, 06:12 - Ultimo aggiornamento: 08:50
Bee Taechaubol ha fretta di acquistare il Milan mentre a Dubai, assieme a facoltosi uomini d'affari arabi sta fondando una banca. «Domenica prossima, 26 aprile, sarò a Milano, per siglare e chiudere l'accordo», proclama da Bangkok il broker finanziario, subito dopo aver visto in tv il derby. Da ottobre il finanziere ha contattato Silvio Berlusconi con il quale si è visto ad Arcore qualche settimana fa per trattare, a rate, l'acquisizione della maggioranza del club assieme a una cordata di investitori.

Ma a dispetto delle attese che si aprono con le sue parole, nel giro Fininvest, proprietario del 99% della società rossonera, continua a regnare scetticismo e perplessità. All'uomo d'affari orientale, non essendo conosciuto da queste parti, sarebbe stato chiesto da tempo di fornire la prova dell'esistenza dei fondi necessari per l'operazione. Mister Bee avrebbe una specie di esclusiva fino al 30 aprile, ottenuta a fronte di un'offerta non vincolante che valuta il Milan 1,1 miliardi di equity value (valore del capitale) più i 248 milioni di debiti: il thailandese vuole acquistare subito il 30%, versando quindi, poco più di 300 milioni e quindi, salire al 70% attraverso l'esercizio di un'opzione call (acquisto) a prezzo predefinito.

A parte gli oltre 300 milioni da scucire alla firma dell'accordo, quindi, l'acquirente deve disporre di 440 milioni entro i prossimi otto mesi. Il venditore, cioè il gruppo di via Paleocapa, chiede però, che Mister Bee dia la prova di disporre di circa 750 milioni cash per rilevare la società. Nell'impresa italiana, il broker orientale si fa assistere da un partner dello studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners considerato uno dei più prestigiosi in Italia. Detto questo, però, la presenza di consulenti di questo rango non costituisce la garanzia che il cliente abbia la liquidità necessaria per l'investimento. Anzi, dalle informazioni reperite dalla Fininvest, che è assistita dallo studio Chiomenti, sarebbe emerso Mister Bee è un intermediario che sta allestando una cordata nella quale coinvolgere investitori cinesi e sceicchi di Dubai, uno dei sette emirati arabi dove sta fondando una banca. E nell'avventura calcistica rossonera, sembra voglia tirare dentro alcuni dei partner dell'istituto di credito arabo.

Comunque Mister Bee arriva in Italia con tutte le buone intenzioni. Dovrà costituire un deposito vincolato presso una primaria istituzione bancaria, a favore di Fininvest disponendo il pagamento, subordinatamente alla girata del primo pacchetto. C'è da dire che rispetto alla prima valutazione astronomica, il Biscione si aspetta un'offerta vincolante meno roboante, frutto della due diligence che verrà completata tra qualche giorno che potrebbe calmierare la proposta. Su un prezzo netto di 700 milioni, Fininvest potrebbe chiudere la partita, ponendo fine all'era Berlusconi, iniziata 29 anni fa e caratterizzata da 2 Coppe dei Campioni, 2 Champion League, 2 Supercoppe europee, 2 Coppe Intercontinentali, 2 Supercoppe italiane più gli scudetti. Nell'accordo preliminare sarebbe prevista una penale di 20 milioni a carico della Fininvest in caso di marcia indietro: questo onere sarebbe però, condizionato al verificarsi di una serie eventi, come il dietrofront rispetto a un'offerta definitiva concreta di 1,1 miliardi.

Ma alle spalle dell'imprenditore thailandese c'è in agguato Richard Lee, il magnate cinese delle bibite affiancato dallo studio Ripa di Meana, pronto a fare un'offerta altrettanto allettante e del quale, invece, in casa Fininvest sarebbero state raccolte informazioni più rassicuranti.