Milan ai cinesi, ora è ufficiale: firmato il preliminare di vendita. Berlusconi resterà presidente onorario

Silvio Berlusconi e Han Li, rappresentante degli investitori cinesi
di Redazione Sport
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Venerdì 5 Agosto 2016, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 19:48

Il futuro del Milan è cinese. Dopo l'Inter, anche il club di via Aldo Rossi passa in mano di imprenditori dell'Estremo Oriente.  Il 99,93 per cento del club è stato ceduto a una cordata di imprenditori cinesi. La notizia è stata ufficializzata dalla Fininvest. Berlusconi ha approvato il preliminare di vendita (firmato dall'amministratore delegato della Fininvest Danilo Pellegrino e dal rappresentante degli investitori Han Li) relativo alla compravendita del club valutato 740 milioni tenendo conto della situazione debitoria del Milan stimata in circa 220 mln di euro. Silvio Berlusconi resterà presidente onorario del Milan: l'accordo con i nuovi acquirenti cinesi è stato ribadito in un incontro a villa Certosa svoltosi stamattina e seguito alla firma del preliminare di vendita del club alla Sino-Europe Sports Investment Management
 

 


Il contratto - si legge nella nota della Fininvest - vincolante fra le parti, verrà perfezionato entro il 2016. Gli acquirenti si impegnano a versare 350 milioni nel triennio di cui 100 milioni da versare al momento del closing. Il contratto prevede anche che con il timing, gli acquirenti mettano a disposizione una caparra, a conferma degli impegni assunti pari a 100 mln di euro, di cui 15 contestualmente alla firma e 85 entro 35 giorni. Gli investitori operano attraverso la management company Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co.Ltd. Della compagine fanno parte fra gli altri Haixia Capital, fondo di Stato cinese per lo Sviluppo e gli Investimenti, e Yonghong Li, chairman della management company, che e? stato fra i promotori del gruppo con cui Fininvest ha lungamente trattato fino alla firma odierna («signing»). Assieme ad Haixia Capital e a Yonghong Li, acquisiranno quote dell'Ac Milan altri investitori, alcuni dei quali a controllo statale. Fra loro, societa' attive nel campo finanziario e altre impegnate in settori industriali. 

 

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