Milan-Lazio, Immobile sul filo: pronto Castellanos (o Felipe da falso nove): le probabili formazioni

Ciro non è al top, ma come nel 2019 vuole battere il Milan a San Siro

Milan-Lazio, Immobile sul filo: pronto Castellanos (o Felipe da falso nove): le probabili formazioni
di Alberto Abbate
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Sabato 30 Settembre 2023, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 11:49

ROMA Accendete un cero a San Ciro. Ora ha preso una ginocchiata col Toro, ha mal di schiena fortissimo. Solo oggi si saprà se Immobile riuscirà a scendere in campo. Ieri ha lavorato in palestra, vuole esserci a ogni costo, ma Sarri medita ancora se risparmiarlo o meno. È lui però l'amuleto per infrangere il tabù, Ciro vuole fare il Diavolo a quattro, vanta già tre centri a San Siro. L'ultimo spezzò un sortilegio lungo addirittura trent'anni nello stadio rossonero. Ormai 4 anni fa, il 3 novembre 2019, un 1-2 benedetto anche da Correa nel tabellino. Quello stesso giorno però soprattutto il gol numero 100 di Ciro con la Lazio. Ora è a 198, recordman biancoceleste di ogni tempo, a -2 da quota 200. Potrebbe raggiungere un'altra cifra tonda in un sol colpo. Contro il Milan aveva trovato la prima tripletta con l'aquila sul petto, rimane sempre un conto in sospeso. Perché proprio prima di sbarcare nel 2016 a Formello, Immobile era stato sedotto e abbandonato. Non lo ha mai dimenticato e si è sempre vendicato.

INCASTRI

La rivincita stavolta si fa al quadrato.

Ciro si è sbloccato col Monza dal dischetto, ma dopo un mese (da Lecce) deve ancora ritrovare la porta in movimento. Mercoledì ha dato la scossa e l'esempio, lottando a tutto campo nel secondo tempo. La pressione non deve schiacciarlo, Sarri continua a schierarlo perché è fondamentale il suo recupero. La stagione della Lazio passa ancora inevitabilmente dal suo bomber e leader assoluto. Castellanos ha la freschezza della gioventù, ma non può certo garantire le "vecchie" mitragliate di Ciro. I due gradualmente si alterneranno, solo la sorte dirà se oggi stesso.

Se Immobile non darà garanzie, il Taty potrebbe fare il debutto dal 1'. Il condizionale è d'obbligo perché Mau pensa persino a Felipe Anderson falso nueve, decisivo nel trionfo dell'anno scorso contro i rossoneri (4-0) all'Olimpico. In questo caso pure Isaksen tornerebbe in ballo, potrebbe essere ancora la mossa giusta contro Pioli non dare punti di riferimento. Il problema è che Zaccagni è un'altra incognita dell'ultimo minuto: l'esterno veneto ha finalmente scagliato una freccia all'angolino dopo 15 partite di digiuno, ma si trascina dietro un forte affaticamento, è di nuovo in preallarme Pedro. Insomma, a destra o davanti, Felipe è l'unico certo del posto. Con tre servizi al bacio, il brasiliano è salito in cima agli assistman della Serie A, ma è alla ricerca del primo centro. Non ha ancora mai cercato il tiro. È a quota zero, come la casella gol realizzati (8 invece quelli subiti) nella gestione Sarri a San Siro. Ci mancavano solo gli acciacchi, non bastavano i tre ko di seguito e le statistiche a far risuonare l'allarme in attacco.

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CERTEZZA

Con tutti questi rebus, la certezza a centrocampo è Luis Alberto, pronto a farsi un regalo per i suoi 31 anni a San Siro. Oltre la Roma, il Milan è la big più colpita (3 volte) dal Mago, che punta ai 50 gol con la Lazio. Sarri riflette sul ritorno di Cataldi al suo fianco con Vecino, ma Rovella e Kamada non mollano. Si cercherà di mantenere il maggior equilibrio ritrovato insieme al primo clean sheet dell'anno. Dietro atteso il ritorno di Hysaj (in vantaggio su Pellegrini) a sinistra, perché Marusic - nonostante il differenziato di ieri - dovrebbe vedersela a destra con Leao. In mezzo toccherà ancora a Casale e uno fra Patric e Romagnoli affaticato (altro giocatore di movimento mai sostituito finora assieme a Luis Alberto) e con tanto di mascherina di carbonio a proteggere la frattura composta del naso. 1400 tifosi laziali alzeranno il resto del muro a San Siro, pregando San Ciro.
 

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