Maldini se ci sei batti un colpo...

Maldini se ci sei batti un colpo...
di Antonello Valentini
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Martedì 16 Aprile 2019, 16:00
Quando la toppa è peggio del buco. Al Milan hanno dimenticato il vecchio ammonimento e il comunicato riparatore sul caso Kessie-Bakayoko non rende onore alla storia della società. Confido ancora che un uomo come Paolo Maldini - che in tema di educazione e stile non ha niente da imparare - decida di metterci la faccia e magari di andare a Formello per chiudere la vicenda. Per ora, a caldo, con la sua ruvida franchezza, ci ha pensato Gattuso a mettere l’unica “pezza” possibile, di fronte a un episodio inqualificabile e odioso: «C’è solo da chiedere scusa». La maglia di Acerbi esibita come un trofeo di guerra sotto la curva milanista dopo la discussa vittoria dei rossoneri non è una spacconata, come si tenta di accreditare. E che fosse la maglia di Acerbi costituisce solo un’aggravante (per tante ragioni): è la maglia di un’altra società, il simbolo di un’altra fede calcistica, di un altro popolo di tifosi che viene derisa e schernita. Ci penserà la Giustizia sportiva a punire Kessie e Bakayoko al temine dell’inchiesta-lampo che la Figc ha subito avviato. Ma al di là delle sanzioni, resta l’amaro di un comportamento che tutti si affrettano a condannare, pochi a prevenire. Alla faccia del fair play e del rispetto dell’avversario che società e dirigenti predicano con un ritornello che stona alla prima verifica:anche la rissa gigante al termine di Milan-Lazio non ha offerto immagini edificanti di cui il calcio italiano può vantarsi. Con il campionato ormai chiuso per le prime due posizioni, lo sprint per le Coppe propone un mega derby incrociato tra Roma e Milano: con Inter, Milan e giallorossi davanti. E con la Lazio che può rientrare in corsa per la Champions se nel recupero di domani con l’Udinese e la sfida di sabato con il Chievo riesce a incassare 6 punti.
C’è solo da augurarsi che la brutta storia di Milan-Lazio lasci il posto al calcio.
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