Allegri: «Non è stata una rivincita»
Inzaghi: «Juventus e Roma più forti»

Allegri: «Non è stata una rivincita» Inzaghi: «Juventus e Roma più forti»
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Domenica 21 Settembre 2014, 01:27 - Ultimo aggiornamento: 17:34
«Dopo tre anni e mezzo di Milan, con cui ho vinto uno scudetto e una Supercoppa, questa non poteva essere una partita normale. Di certo non è una rivincita, perché io ora lavoro per la Juve e cerco di far vincere i bianconeri». Questo il primo pensiero di Massimiliano Allegri dopo la vittoria sul Milan a San Siro, dicendosi poi soddisfatto per la prestazione dei suoi. «Abbiamo fatto una buona gestione della palla, creato varie occasioni e rischiato in due contropiedi ma credo ce la partita si stata gestita discretamente bene. Potevamo fare meglio ma stiamo facendo un percorso e per oggi va bene così», ha concluso il tecnico toscano.



«L'esultanza è sempre per mio figlio, così è contento. Gli dedico il gol di stasera. Così Tevez spiega la propria esultanza al momento del gol quando ha portato alla bocca un ciuccio per bambini durante Milan-Juventus. Tevez ha voluto riequilibrare le cose fra i suoi figli: il gol in Champions con il Malmoe lo aveva infatti dedicato alla figlia, producendosi in un singolare balletto stile robot.



«Stasera ci aspettavamo una partita complicata perchè il Milan veniva da due vittorie e sapevamo che non sarebbe stato facile. Eravamo però fiduciosi di poter fare una buona gara e così è stato. Ora gioco un pò meno da prima punta, un pò più indietro - prosegue Tevez- e mi piace. Oggi De Jong faceva buona guardia ma poi ho trovato il varco per segnare».



«All'uscita dal campo non ce l'avevo con nessuno, ero semplicemente arrabbiato perchè abbiamo sperato di essere all'altezza di una squadra straordinaria come la Juve». Intervistato da Sky, Pippo Inzaghi si mostra sereno («onore alla Juve») nell'immediato dopo-partita di Milan-Juventus e spiega che «sullo 0-0 abbiamo fatto molto, quel colpo di testa di Honda poteva andare dentro, e abbiamo avuto anche una buona reazione dopo il loro gol. Questa serata deve darci la convinzione che, crescendo domenica dopo domenica, potremo avvicinarci a squadre come la Juve e la Roma, che ora sono avanti».



Inzaghi ammette i meriti degli avversari, ma dice anche che «conoscendo la forza della Juve, pensavo di soffrire di più. Quando siamo ripartiti qualcosina abbiamo combinato, e Menez ha fatto una partita incredibile anche se ieri aveva dei dolori: gli abbiamo chiesto tanto e lui lo ha dato». «Dobbiamo essere contenti della nostra prestazione - dice ancora l'allenatore del Milan -, e questo match non deve scalfire le nostre convinzioni: la giocata del gol è stata fatta da due grandi campioni che hanno deciso una partita che altrimenti sarebbe andata scemando, e noi avremmo portato a casa un risultato positivo. Dispiace, ma dobbiamo ripartire sapendo che dobbiamo crescere tanto». «Io devo essere realista - conclude Inzaghi -: non posso vendere fumo alla gente, so da dove siamo partiti, anche se io sono ambizioso e me la voglio giocare con tutti. Il mio è sano realismo».
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