Milan, Berlusconi e Galliani confermano Inzaghi Taechaubol: «Interesse per il Milan ma nessun accordo»

Milan, Berlusconi e Galliani confermano Inzaghi Taechaubol: «Interesse per il Milan ma nessun accordo»
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Martedì 17 Febbraio 2015, 19:59 - Ultimo aggiornamento: 21:09
Il Milan va avanti con Filippo Inzaghi. È quanto emerso da un incontro ad Arcore fra il presidente Silvio Berlusconi e l'ad Adriano Galliani. Secondo quanto filtra, i due hanno parlato per circa un'ora e mezza di diversi temi legati al Milan, e in particolare della situazione dell'allenatore. Al momento la posizione di Inzaghi è considerata «non a rischio», ma serve una svolta e tutto potrebbe cambiare di fronte a una disastrosa prova domenica contro il Cesena penultimo in classifica.



«Non nego l'interesse per una eventuale acquisizione di quote di una squadra così prestigiosa come AC Milan, ma al momento si tratta solo di interlocuzioni cordiali e private con rappresentanti

del gruppo AC Milan. Nessuna decisione da parte di entrambe le parti è stata presa nè tanto meno è stato siglato alcun accordo». È quanto precisa in una nota il finanziere thailandese Bee Taechaubol, denunciando una «campagna mediatica artificiosamente orchestrata per denigrarmi». «Vorrei chiarire personalmente informazioni errate o fuorvianti apparse negli ultimi due giorni sui media italiani, ribadendo al contempo di non aver mai rilasciato interviste a giornali del mio Paese - spiega

nella nota Taechaubol, riferendosi a quanto riportato dal Bangkok Post - Non nego l'interesse per una eventuale acquisizione di quote di una squadra così prestigiosa come AC Milan, ma al momento si tratta solo di interlocuzioni cordiali e private con rappresentanti del gruppo AC Milan. Nessuna decisione da parte di entrambe le parti è stata presa nè tanto meno è stato siglato alcun accordo».

«Non intendo pertanto commentare le notizie prive di fondamento che alcuni giornali hanno riportato in merito alla mia situazione patrimoniale, ma - avverte il finanziere e immobiliarista thailandese - se dovesse proseguire la campagna mediatica artificiosamente orchestrata per denigrarmi, non esiterei ad adire le vie legali per tutelare, oltre alla verità, la mia immagine e la mia onorabilità»
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