Messi, la Liga sta con il Barça: la clausola esiste, è di 700 milioni

Messi, la Liga sta con il Barça: la clausola esiste, è di 700 milioni
di Eleonora Trotta
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Lunedì 31 Agosto 2020, 07:35
Una guerra memorabile. Senza tentennamenti o accenni di dietrofront. Come annunciato al Barcellona, ieri Leo Messi non si è presentato al centro sportivo del club per i test anti Covid, confermando la linea dura delle ultime settimane. C’erano tutti, anche gli illustri epurati Suarez e Vidal, tranne lui. La rottura è totale. Il campione argentino ritiene di potersi liberare a zero dal Barcellona, quindi ogni presenza ufficiale con la società azulgrana potrebbe in qualche modo indebolire la sua strategia d’uscita. Ma a difesa del Barça, che rivendicano la validità della clausola da 700 milioni di euro, si è espressa proprio la Liga. «Il contratto è ancora in vigore a tutti gli effetti, con relativa multa rescissoria da applicare nel caso Messi decida di rompere anticipatamente il suddetto vincolo, in conformità all’articolo 16 del Reale Decreto 1006/1985 che regola il rapporto lavorativo dei giocatori professionisti». 
TRANSFER NEGATO
Dunque: «La Liga non concederà il transfer al giocatore se non successivamente al pagamento dell’importo previsto dalla clausola rescissoria». Dopo le partenze di Cristiano Ronaldo e Neymar, la federazione spagnola teme di dover salutare un’altra stella. Anzi: la stella. Una partenza, quella del campione 33enne, ancora più dolorosa dal punto di vista economico e commerciale e che avrebbe un impatto molto pesante sul prossimo bando per i diritti tv. Inevitabile, quindi, da parte della Liga e del governo sostenere la versione del Barcellona che, senza Messi, perderebbe circa 180 milioni di euro sui ricavi dal merchandising e attività collaterali, come i tour allo stadio e gli ingressi al museo. 
ANGOSCIA
I prossimi saranno giorni di studio e attesa. Messi vuole mediare tra il Barcellona e il City per concordare la cifra dell’addio. Il clan dell’argentino sta ragionando su una somma tra i 100 e 150 milioni di euro, con i Citizens orientati a mettere sul piatto alcuni giocatori graditi ai catalani. E per raggiungere Guardiola in Inghilterra, il pluri-Pallone d’oro è disposto anche ad abbassare il suo ingaggio da circa 50 milioni di euro a stagione. Non si tratta infatti di una questione economica, ma di progetti e ambizioni: la Pulce non vuole vivere un’altra stagione da sconfitto, l’obiettivo è vincere ritrovando la sua ‘comfort zone’. Ieri, El Pais parlava della “insopportabile angoscia di perdere” di Messi. Una fobia in grado di allontanarlo con il tempo dall’attuale Barcellona: una società costretta a svendere e a tagliare gli ingaggi di Suarez e Vidal per rimediare agli errori del passato. E mentre il presidente Bartomeu non smette di collezionare critiche ed insulti, i tifosi di tutto il Mondo continuano a sognare l’arrivo della Pulga. Nel ritiro di Castel di Sangro i sostenitori del Napoli hanno chiesto a De Laurentiis di fare il grande colpo. Immediata la replica dei tifosi interisti: «Suning pensaci tu, noi ci crediamo».
LACRIME
In Argentina, invece, dopo il coro dei fan del Newell’s, club in cui la Pulga ha mosso i primi passi, è arrivato l’appello del presidente Alberto Fernandez. Ma l’immagine della giornata resta e rimarrà quella di un giovane tifoso, in lacrime, con indosso la maglia di Messi davanti il centro sportivo del club. Uno dei pochi ad aspettare inutilmente l’arrivo dell’idolo blaugrana.
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