Parola di Lotito. Alle due di mercoledì notte, felice, sereno e perentorio: «Ma certo che Sarri resterà alla Lazio...». È andata bene la cena conclusasi poco più di un’ora prima con il tecnico e il ds Tare a Formello. Attenzione, ribadiamolo, non si è parlato del rinnovo, e questo non è un segnale positivo. Ma ora il patron – almeno di facciata - ripromette che arriverà comunque prima della fine del campionato. Quando le parti si riaggiorneranno in modo più serio su ciò che è andato e non è andato, su cosa sarà già stato fatto sul mercato e sul budget estivo. È questo il nodo e non c’è più molto tempo.
Anche perché è vero, Maurizio ha ancora un anno di contratto, ma entro il 30 maggio potrebbe “liberarsi” e adesso c’è davvero un pericolo in agguato: l’Arsenal ha già sondato il terreno. A Sarri mercoledì non interessava troppo il prolungamento sino al 2025, sia pure sbandierato a dicembre da Lotito, ma capire se la società nei fatti (colpi) fosse già concentrata a sostenere il suo progetto, dopo i bocconi amari (Kamenovic e Cabral) ingoiati a gennaio. Insomma, se a breve termine ci saranno le condizioni economiche e la voglia di non deluderlo e poi esporlo a figuracce il prossimo anno. Maurizio sta bene e vuole restare alla Lazio, ma chiede garanzie tecniche, anche se stavolta anche lui è uscito dal confronto più confortato. Tare e Lotito hanno messo trattative concrete sul tavolo, l’intenzione di regalargli subito Emerson Palmieri in prestito più Romagnoli e Vecino a parametro zero. In porta sarà più facile arrivare a Sergio Rico (accordato) che a Carnesecchi, Provedel come secondo.
DUE FEDELISSIMI SUBITO
Nelle scorse settimane, con Tare c’era stata una stretta di mano, mercoledì si è impegnato pure Lotito. Intanto, si cercherà di investire subito sui giocatori in scadenza, senza spendere nulla sul cartellino.
LUIS ALBERTO QUASI OUT
Sei-sette rinforzi, solo la metà subito. Lotito ha confermato a Sarri che il resto dipenderà da Milinkovic e anche dal piazzamento finale della Lazio in campionato. Tradotto: gli introiti della qualificazione in Europa League darebbero una mano. Maurizio deve quindi spronare la squadra a lottare sino all’ultimo respiro, rilanciare quel patto col gruppo sancito già a gennaio. Detto, fatto. Quale miglior occasione del giorno dopo il grande vertice societario? Ieri a pranzo a Formello, tutti con i calici di vino in alto. Nella grigliata organizzata dalla squadra, il brindisi a Sarri e al futuro della Lazio. Si è consumato, dopo l’allenamento mattutino, che purtroppo ha confermato l’assenza di Luis Alberto, quasi out per dopodomani col Genoa perché ancora con la febbre ai box. Basic scalda i motori per tornare titolare a centrocampo. Negli ultimi mesi, prima la rapina e poi il Covid avevano frenato la maturazione del croato, ma lui rappresenta senz’altro il futuro della Lazio. Parola di Maurizio.