Lazio, Sportiello di uscita: è lui il dopo Marchetti

Lazio, Sportiello di uscita: è lui il dopo Marchetti
di Alberto Abbate
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Giovedì 29 Dicembre 2016, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 15:21
Porta aperta sotto l'albero. Lotito ci riprova, vuole scaricare Marchetti. Ha rifiutato tutto quest'estate, ma adesso il mercato si riapre e le piste estive sono naufragate. A Genova Perin è tornato: «E non si muove sino a giugno», assicura l'agente Roggi. A Bergamo, in extremis, è finito Berisha (ora infortunato al ginocchio) al posto di Federico: «Etrit sta facendo talmente bene - spiega l'agente Pastorello - che sono certo che verrà riscattato». L'Atalanta deve alla Lazio 7 milioni, Sportiello potrebbe essere la contropartita giusta. Peruzzi lo ha indicato a Lotito come il prospetto numero uno per il futuro, Percassi è pronto a cederlo: «Lo lasceremo andare». Il club capitolino dovrà prima risolvere la grana Marchetti, ma c'è anche un piano b: se il portiere di Bassano dovesse ancora rifiutare nuove destinazioni, potrebbe essere declassato a secondo. Inzaghi lo accetterebbe se avesse un degno sostituto come Sportiello, nonostante sinora abbia sempre preso le sue difese. Dopo gli scivoloni nel derby, però, ecco le ultime tristi immagini del 2016 a San Siro: una sberla da 30 metri di Banega, una capocciata e uno schiaffetto d'Icardi, Federico di nuovo al tappeto. I guantoni ora gli si ritorcono contro, soprattutto quelli dei laziali: «E' uno dei veterani scrive qualche tifoso e uno di quelli che dovrebbe dare più certezze e sicurezze ad una squadra inesperta. E invece non ne para più una. Mettete Strakosha in porta come Mihajlovic fece con Dannarumma al Milan». Dodici partite con Marchetti fra i pali, appena una volta inviolati, 5 vittorie. Le stesse dell'albanese in 6 gare, con una porta mai sfiorata in ben 3 occasioni. In effetti pure fra i guantoni dovrebbero spiccare i punti di una squadra da Champions.

ATTACCO
Dal mercato potrebbe arrivare un aiuto per l'Europa che conta, ma Lotito e Tare - portiere a parte - non cambierebbero nulla in una squadra che sta andando così bene. Il presidente è a Cortina, ci resterà sino a Capodanno, dopo farà un summit con Inzaghi. Certo, c'è da sciogliere il nodo Djordjevic: solo richieste di prestito sinora da Genova e Lione, la Lazio vuole cederlo a titolo definitivo e parte da una valutazione di 8-10 milioni. Troppi per un attaccante che, con il gol, non ha da tempo alcuna questione di Filip. Mariano non vuole muoversi dal Real. Se la situazione del serbo dovesse sbloccarsi, da Bergamo occhio piuttosto al solito Paloschi: «Non so se potrebbe rientrare nel riscatto di Berisha», ammette Pastorello. In queste ore affaccendato pure sulla sistemazione di Cerci, a un passo dal Bologna: «Non è l'unica possibilità, i prossimi giorni saranno decisivi».

CENTROCAMPO
Chissà che il manager ora non riesca a convincere la Lazio, che dovrà rinunciare per tutto gennaio a Keita, impegnato nella Coppa d'Africa. Se il Balde giovane non dovesse trovare acquirente, una possibilità sarebbe cedere Luis Alberto in prestito al Deportivo. Col senegalese in rosa non si libererebbe però un posto da extracomunitario, per questo inutile pensare sia a Cafù del Ludogorets, sia a Walace, playmaker 21enne del Gremio, tornato di moda per il dopo-Biglia insieme a Torreira della Samp: «Stiamo cercando un club per lui». Tare si è informato, così come con la Seg (entourage di de Vrij) per Vejinovic del Feyenoord.