Lazio-Milan, regge bene la difesa incerottata:il gigante Piatek non fa mai male


Lazio-Milan, regge bene la difesa incerottata:il gigante Piatek non fa mai male
di Daniele Magliocchetti
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Mercoledì 27 Febbraio 2019, 09:30
Una prima che stupisce. E che fa quasi strabuzzare gli occhi. L’inedita difesa della Lazio sorprende per compattezza e solidità. Da incerottata, quasi derisa e poco equilibrata, la retroguardia biancoceleste ha tenuto botta alla squadra e al centravanti del momento, destando grande sorpresa. Il nuovo terzetto formato da Patric, Acerbi e Bastos non solo ha retto l’urto, ma se l’è cavata benissimo contro Piatek e compagni. L’unico che non ha stupito è l’ex del Sassuolo. Lui è una garanzia, quello che ha marcato a vista il temibile attaccante polacco, non facendolo quasi muovere e respirare, seguendolo come un’ombra. Tanto che il bomber milanista, spesso e volentieri, si allontanava dalla sua zona, ma anche con Patric e Bastos la musica non cambiava affatto. Ed è stato così, anche per Paqueta, Borini e compagni. Appena si era sparsa la voce nel primo pomeriggio di ieri sul recupero prodigioso di Bastos e sulla conferma di Patric come centrale, la rassegnazione regnava sovrana nell’ambiente biancoceleste. I tre difensori non solo hanno dato battaglia, dando tutto e qualcosa di più, ma hanno mostrato di avere una certa affinità. Un feeling che promette bene pure per il derby, anche se i ritorni di Radu (ieri squalificato) e di Luiz Felipe, faranno rivedere ancora una volta ogni cosa all’allenatore. L’esame però è stato superato. Difficile dire chi tra i tre sia stato il migliore: il rientrante Bastos, anche per le non perfette condizioni fisiche, probabilmente è stato il più bravo. Il suo doppio intervento prima su Paquetà e poi su Piatek al quarto d’ora della ripresa è stato acclamato come se fosse un gol. Da un certo punto di vista chi ha sorpreso in maniera positiva è stato Patric.
IGNORATO MA PUNTUALE
Fischiato durante l’annuncio delle formazioni per quanto ha fatto a Siviglia, lasciando il campo lentamente durante una sostituzione, è quello che non ha sbagliato nulla e ha giocato col cuore. Il suo comportamento in Europa League ha rischiato di lasciare strascichi interni, ma col Milan si è ripreso qual cosina, meritandosi anche i complimenti dei compagni su un paio di buone chiusure su Borini. Di sicuro non brilla per qualità, ma lui e i suoi compagni di reparto ieri sera hanno offerto una prestazione coi fiocchi, con qualità e tanto cuore. Era quello che chiedeva la gente. Il derby s’avvicina e lo spirito di ieri sera mostrato col Milan promette bene.
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