Non si torna indietro. Lotito ci ha messo la faccia in questo nuovo progetto e, anche se le modalità dello sfogo di Sarri lo hanno infastidito, rimane al fianco del tecnico. Non può fare altro. Lo ha risentito al telefono e gli ha dato appuntamento nei prossimi giorni per il rinnovo. Non ci saranno clausole o corsie preferenziali per andare all’estero. Ulteriore indizio che la volontà è quella di proseguire sino al 2025 insieme a Maurizio. Dal canto suo, l’allenatore si dice ancora pronto a firmare il contratto da oltre tre milioni a salire, che costeranno alla Lazio 25 milioni lordi, senza considerare gli ingaggi dello staff tecnico. Un ulteriore investimento più che dispendioso per dare un ulteriore segnale di quanto creda in questo matrimonio. Per questo Lotito chiede a Sarri di avere pazienza sul mercato. Lui stesso aveva ammesso: «Per comprare, bisogna vendere. Non c’è altro modo». Il patron non può dunque avercela nemmeno con Tare, che domenica sera è stato solo più esplicito. Piuttosto il ds stavolta deve accelerare e risolvere i problemi in uscita che bloccano il bilancio.
L’EX SALERNITANA E SABATINI
Le frizioni fra Sarri e Tare sono emerse in pubblico.
Si dimetterà l’ex diesse Fabiani, arriverà l’ex laziale e romanista Sabatini, ironia del destino. L’argomento campano tornerà presto in una puntata di Report su Lotito. Si parlerà anche del suo tentativo di salvare Alitalia due anni fa e del suo seggio conteso al Senato. Proprio ieri pomeriggio il presidente ha aspettato ancora invano la calendarizzazione dei Capigruppo. Per questo non ha visto Sarri e gli ha dato appuntamento ai prossimi giorni per un faccia a faccia a Formello. Dove ha fissato anche l’incontro decisivo con Stefano Castagna, manager di Luiz Felipe, per il rinnovo: a 2,1 milioni c’è ottimismo, ma Zenit, Valencia e Inter rimangono in agguato per averlo a parametro zero. Anche su questo Sarri ha chiesto uno sforzo: non vuole più giocatori a scadenza o con la testa altrove alla Lazio.