Lazio, obiettivo punti Champions

Lazio, obiettivo punti Champions
di Alberto Abbate
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Sabato 31 Marzo 2018, 07:30
Via col Benevento, domani è un altro giorno. Considerare infatti la sfida di oggi meno importante di quella di giovedì in Europa League contro il Salisburgo è un errore che la Lazio deve assolutamente evitare. La corsa alla Champions non è assolutamente compromessa, nonostante i risultati poco esaltanti dell’ultimo periodo. Ecco perché questo pomeriggio i biancocelesti dovranno metterci tanta testa e cuore, andare oltre gli acciacchi e le difficoltà. Imperativo ritrovare i tre punti, dopo i due pareggi consecutivi contro Cagliari e Bologna, ma soprattutto quella fiducia dispersa fra i torti arbitrali, le mancate vittorie e qualche infortunio di troppo. Inzaghi lo sa bene e da due settimane martella i suoi ragazzi, preme solo su questo tasto. Cerca di allontanare le negatività da Formello, quella che intossica i muscoli e annebbia la mente dei suoi giocatori. Adesso si entra in campo per nove finali: «Questa è la parte più delicata della stagione, dovremo unire i risultati alle prestazioni», il diktat del tecnico. Pronto a un altro tour de force in questo caldo aprile nella corsa al terzo o quarto posto (ci sono 4 squadre in nove punti) e in Europa League, obiettivo sempre più considerato. Ora però il rientro dalla sosta parla di campionato: «Siamo concentrati solo sul Benevento, abbiamo un periodo in cui dovremo dare il 120% per finire nel migliore dei modi la stagione». 
FORMAZIONE
Sono i punti persi a complicare la situazione: «In primis è colpa nostra. Avremmo dovuto far meglio – ritratta Inzaghi - e vincere le partite. C’è stata una concomitanza di episodi. Col Bologna arrivavamo dalla trasferta di Kiev, ma non si possono cercare alibi nel terreno di gioco e nelle sviste arbitrali. Il passato è passato, ora bisogna pensare a quello che sarà». Così anche Inzaghi fa di necessità virtù. Nonostante il periodo di riposo e recupero, ai box restano Radu, Lukuku e Wallace squalificato. Caceres non è ancora al top e partirà dalla panchina, in difesa le scelte sono obbligate: Bastos, de Vrij e Luiz Felipe dal primo minuto. Simone pensava di recuperare almeno Lulic sulla fascia sinistra, invece toccherà quasi sicuramente a Patric questa partita. Resterà a destra Marusic, con Parolo, Leiva e Luis Alberto a completare il centrocampo. Lo spagnolo viene arretrato, festeggia la 50esima presenza vincendo il ballottaggio con Milinkovic («Non ancora al meglio») e davanti lascia spazio a un rinato Felipe Anderson: «Si è allenato bene, è in un momento fisico positivo, giocherà dall’inizio e in attacco». Perché l’esperimento sulla fascia col Bologna non ha affatto funzionato. Il brasiliano dunque tornerà a supporto d’Immobile, con la lingua di fuori dopo la Nazionale, ma con una voglia matta di tornare a segnare. E’ il momento del salto di qualità, ci credono tutti a Formello. 
BILANCIO
C’è pure il bilancio semestrale, approvato al 31 dicembre 2017, a spingere una volta per tutte la Lazio in Champions: ecco un utile di 48,4 milioni, dovuto soprattutto alle plusvalenze relative alle cessioni di Biglia (15,85 milioni), Keita (29,26 milioni) e Hoedt (15,73 milioni) nell’ultimo mercato estivo per un totale di 62,96 milioni (22,38 milioni nel primo semestre 2016-2017). Aumentati i costi (di oltre 10 milioni) del personale e di gestione, fra incentivi alle cessioni e intermediazioni. Debole l’incremento di spettatori all’Olimpico, di appena 22mila spettatori. Gli stessi che al momento hanno prenotato un biglietto per il Salisburgo. Saranno poco più di 25mila oggi per non far trascinare la Lazio dal Benevento. 
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