Altro che tabù. Simone Inzaghi torna all'Olimpico e stavolta con la sua Inter non lascia scampo alla Lazio. I nerazzurri certificano il primo posto tanto per cambiare con Lautaro Martinez (arrivato già a 15 gol) e Thuram, e ora la fuga in vetta è cominciata davvero visti i 4 punti sulla Juventus. La squadra di Sarri parte bene, ma poi crolla su un errore di Marusic (a fine gara in lacrime) e da lì non c'è più verso di riprendere la gara. Ora le sconfitte sono 9 in stagione, 7 delle quali in campionato. Con numeri così e 7 punti di distacco dal quarto posto, è facile spiegarsi l'inferno di fischi al termine della sfida.
Il solito Lautaro porta avanti l’Inter
In partenza Sarri stupisce tutti scegliendo Kamada al posto di Luis Alberto e confermando Casale con Gila in mezzo alla difesa, mentre Inzaghi conferma le aspettative. L’Inter comincia subito forte con le occasioni di Thuram e Bisseck. La Lazio dal canto suo non sta a guardare e risponde con le incursioni di Kamada e Guendouzi. I biancocelesti prendono campo e si fanno notare ancora col giapponese e i tagli di Immobile, mentre i nerazzurri oltre a chiedere un rigore per un presunto mani di Gila in area non riescono a creare molti pericoli. I padroni di casa tornano a farsi vedere al 28’ col colpo di testa di Immobile su gran cross di Zaccagni. Dall’altra parte invece risponde Thuram con un pericoloso destro a giro e Calhanoglu su schema, ma il vantaggio arriva al 40’. Marusic, distratto sul rinvio di Provedel, regala palla a Lautaro Martinez che scarta il portiere biancoceleste e con un tocco sotto di sinistro porta avanti i nerazzurri prima del duplice fischio.