RITORNO ALL'ANTICO
Per Caicedo si tratta del debutto assoluto da titolare con la maglia della Lazio, anche se l'ecuadoregno questa sera con il Vitesse giocherà la sua ventiseiesima gara in Europa League, con la curiosità che, insieme a Leiva, e all'infortunato Nani, è l'unico ad avere giocato questa competizione quando ancora si chiamava coppa Uefa. E questo anche perché Felipe è arrivato in Europa giovanissimo, non ancora diciottenne ad agosto del 2006 approdò al Basilea e da lì ha cominciato a girare l'Europa. Su di lui c'erano grandi aspettative, tanto che nel 2008 lo scelse il Manchester City, ma non andò bene e così si trasferì in Portogallo, Spagna, Russia fino agli Emirati Arabi. Adesso la Pantera, il suo soprannome, vuole stupire, ma soprattutto rinascere e prendersi le soddisfazioni che gli sono mancate in questi anni.
IL PRESIDENTE MARCHESE
Alla vigilia del ritorno in Europa, ha ripreso la parola il presidente Claudio Lotito che, a margine della presentazione della Mezza maratona per la pace, ha voluto chiarire alcune cose sul mercato. «Lazio ha speso meno di quanto incassato? Sono cose destituite di fondamento, la Lazio ha speso molto di più. Abbiamo chiuso con un utile importante, significa che tra costi e spese c'è positivo. In più abbiamo comprato due talenti (i portoghesi Neto e Jordao, ndr) che riteniamo tali, poi starà a voi giudicare. Non facciamo come il marchese del grillo, non vendiamo la carbonella a 10 e compriamo la legna a 100. Compriamo la legna a uno e vendiamo a 300». Realistico sul futuro di Inzaghi: «Nel calcio si trovano i calciatori e gli allenatori, non i presidenti. Inzaghi? E' una mia invenzione e sta dando i suoi frutti. Ora ha un contratto che lo lega alla Lazio, poi si vedrà».
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