Lazio, de Vrij e Biglia restano in bilico:
I recuperi condizionano le scelte di Pioli

Lazio, de Vrij e Biglia restano in bilico: I recuperi condizionano le scelte di Pioli
di Daniele Magliocchetti
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Sabato 9 Maggio 2015, 06:51 - Ultimo aggiornamento: 08:45
Un saliscendi intriso d'ansia. Dai sorrisi convinti di qualche giorno fa alle facce perplesse e titubanti di ieri pomeriggio. Biglia e de Vrij fanno un piccolo passo indietro e preoccupano di nuovo Pioli. Dai miglioramenti registrati sin dalla fine della scorsa settimana e dal recupero scontato o quasi, al timore di non vedere i due pilastri di difesa e centrocampo contro l'Inter. Un bel problema. Un tormentone bello e buono. Il tecnico per ora non ci bada e lavora come se niente fosse. Lui e i medici restano guardinghi, ma sempre fiduciosi, anche perché i due giocatori, nonostante non siano al meglio, hanno carattere e soprattutto voglia di giocare a ogni costo. Si deciderà all'ultimo momento, con l'allenatore che appare ugualmente intenzionato a convocarli e a provare il loro recupero fino all'ultimo secondo. Loro vorrebbero rischiare.
LA SITUAZIONE
Una vicenda che ha depresso un po' pure l'ambiente e la tifoseria, tanto è vero che nei social network laziali si discuteva solo sulla possibilità se fosse o meno il caso di rischiare i due biancocelesti in vista dello sprint finale. Il campanello d'allarme è suonato ieri mattina, con de Vrij che non si è allenato sul campo principale con i compagni. L'olandese, che negli ultimi due giorni aveva svolto il lavoro insieme alla squadra, ieri ha riavvertito fastidio al ginocchio e si è fermato. Nessuna ricaduta e, dalle prime valutazioni, non sembrerebbe niente di preoccupante. Discorso simile per Biglia. Rispetto al compagno, l'argentino ha svolto la seduta con la squadra, prima di entrare in clinica Paideia si è perfino lasciato andare ad un “tranquilli sto bene”. Quando ha terminato la visita con Lovati, però, il volto era tutt'altro che disteso e sereno. “Vediamo che succede, il fatto che si giochi di sera potrebbe rivelarsi positivo perché fino all'ultimo tenteremo di metterli in campo, avremo la possibilità di fare ulteriori test fisici”, la speranza del dottor Salvatori. Niente da fare invece per Lulic che, a causa di una lesione al polpaccio, potrebbe saltare pure la gara con la Sampdoria. Pioli attende e spera di recuperarli entrambi o quanto meno uno dei due. Forse il ruolo più delicato è quello di Biglia. Con il ritorno del Principito, il tecnico rinuncerà a Mauri e insieme all'argentino proporrà il classico 4-3-3 con Parolo e Cataldi in mezzo, mentre sulle fasce esterne agiranno Felipe Anderson e Candreva, con Miro Klose in attacco. In caso contrario sarà 4-2-3-1 con il brianzolo a fare il trequartista aiutato dal brasiliano e dall'ala della nazionale, con il bomber tedesco finalizzatore.

FELIPE DA MIRO A TOTTI
Uno dei più attesi domani sera è Felipe Anderson. Nelle ultime partite il brasiliano è apparso un po' affaticato, ma scalpita per mettersi in mostra e dare un dispiacere all'amico Hernanes. “Ora sto meglio – spiega il giocatore al portale brasiliano Lancenet -, vogliamo arrivare secondi, è il nostro obiettivo e se Dio vorrà ci riusciremo”. Poi spiega il derby Champions e spende delle belle parole per il capitano della Roma: «E' un grande giocatore, un campione del mondo che ha fatto la storia del calcio. Ho molto rispetto per lui e per quello che ha fatto per il suo club. Non posso parlare molto (ride, ndc) anche perché qui è un nostro avversario, ma sicuramente merita di essere ammirato anche per aver giocato in una sola squadra». E da Totti si passa a Miro, uno a cui Felipe deve molto: «E' importante ascoltarlo ed è sempre disponibile. Ho imparato molto da lui: è stato uno dei segreti della mia esplosione alla Lazio. Mi ha detto sempre di stare tranquillo e di lavorare sodo. Anche durante la partita mi spiega i movimenti, spero di giocare con lui per molto tempo».