Lazio, Cavanda da fuorirosa a titolare:
il talento ha perso la sregolatezza

Lazio, Cavanda da fuorirosa a titolare: il talento ha perso la sregolatezza
di Alberto Abbate
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Venerdì 10 Ottobre 2014, 06:13 - Ultimo aggiornamento: 10:29
Sulle treccine di Cavanda più nessuna vertigine: «Sono cresciuto, soprattutto a livello comportamentale – giura Luis Pedro – e ora sto costruendo con fatica la mia nuova chance. Non la butterò. Questo è solo un buon inizio per me, che a settembre ero fuori dal gruppo». Forse la solitudine gli ha insegnato un'altra vita. Che sia la volta buona, talento con troppa sregolatezza. Mai s'era visto un Cavanda così continuo. Quasi perfetto a Palermo e col Sassuolo: «L'ultima gara è stata la più tosta perché gli esterni correvano a perdifiato. Abbiamo sofferto». Eppure è arrivata la seconda vittoria di fila insieme al bis di Cavanda: «E' cambiato qualcosa a Palermo, finalmente abbiamo concretizzato. Questo fa la differenza». Persino saggio, così è un sogno.



L'EUROPA

Stop, torna l'incoscienza della gioventù. O forse è beata convinzione: «Ci siamo prefissati l'Europa e, se continueremo così, centreremo l'obiettivo facilmente». Cavanda non ha più paura: «Non temo nessuno, possiamo battere chiunque. Solo la Lazio può perdere». Pioli gli ha ridato fiducia, lui lo sta ripagando: «Rispetto all'anno scorso, abbiamo corso di meno in ritiro, ma lavorato di più con la palla in allenamento. Ci siamo concentrati sul gioco e le posizioni». Una frecciata a Reja (che ha rifiutato il Palermo e domenica parteciperà alla Barcolada), con cui il belga non ha mai avuto un bel rapporto. Anche in estate era finito fuori rosa, ma Pioli non guarda in faccia nessuno: lo ha tradito Konko, spazio al veleno di Luis Pedro come vice-Basta. Ciani può tornar utile? Bene, reintegrato.



LA RISCOSSA

Tutti sono parte del progetto, tutti remano dalla stessa parte: «Quest'anno ci sono diversi giocatori nuovi, ci stiamo conoscendo pian piano e i meccanismi ora già funzionano». Coinvolgono i tifosi: «Abbiamo sofferto molto senza di loro – rivela Cavanda a Lazio Style – ed è fondamentale quindi che siano tornati a darci la carica». Sprinta, Luis Pedro (Basta ci proverà per il Torino), verso la Fiorentina: «Ci dobbiamo impegnare ancora di più per continuare a vincere». Sarà una prova verità anche per questo terzino rinato: «Un giorno vorrei marcare Messi». Mercoledì sera, cuffie in testa e rock nelle orecchie, passeggiava sorridente a piazza di Spagna. Shopping e treccine al vento: «Non me le tolgo». Pioli l'ha sciolte.