Lazio, il tabù dello Stadium: Inzaghi ci prova

Lazio, il tabù dello Stadium: Inzaghi ci prova
di Emiliano Bernardini
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Sabato 21 Gennaio 2017, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 15:10
Mamma, riecco la Juventus. Un incubo per la Lazio. Basti pensare che nelle ultime 25 sfide di campionato i biancocelesti hanno vinto una sola volta, il 6 dicembre del 2013. Furono Corradi e Fiore a far esplodere di gioia l'Olimpico. Da allora il buio. La Juventus è imbattuta da 24 confronti contro la Lazio nel campionato di A: 18 vittorie e 6 pareggi. Fanno strabuzzare gli occhi anche la differenza reti: appena 15 i gol segnati, 44 quelli subiti (1.8 di media a partita). Guardando le statistiche più generali, il successo più recente della Lazio è quello di Coppa Italia nel 2013, che spalancò le porte alla finale storica vinta contro la Roma. Restando però al campionato, i bianconeri arrivano da cinque vittorie consecutive (non subendo alcun gol) contro i biancocelesti: non hanno ancora mai vinto sei gare di fila contro la Lazio. Gli ultimi tre incontri giocati allo Stadium sono tutti di marca juventina. L'obiettivo dei ragazzi di Allegri è quello di eguagliare il record del 1990, quando infilarono quattro successi di fila.

A SECCO CON LE GRANDI
Il gap tra le due squadre è enorme, inutile negarlo. Così come è stato inutile il chiacchiericcio legato ad un possibile deporre le armi da parte dei biancocelesti per non favorire la Roma nella corsa scudetto. Ma è ancor più sciocco sostenerlo, visto i diversi valori in campo. Ma è ancor più sciocco pensarlo perché la Lazio deve fare il salto di qualità, deve tendere il più possibile alla Juventus per diventare una big. Quelle grandi che in questa stagione hanno rappresentato un gradino troppo alto da salire. Un solo punto strappato a Napoli contro la squadra di Sarri, poi 4 sconfitte contro Milan, Inter, Roma e appunto i ragazzi di Allegri. «Sono una grande squadra, in casa sono quasi imbattibili. Sono campioni e sono i favoriti anche per questo scudetto. Sono avanti anche fuori dal campo. A loro invidio soprattutto lo stadio di proprietà. Questo gli permette di avere budget superiori. Loro sono il modello virtuoso da seguire. Comunque cercheremo la vittoria che ancora ci manca con una grande», ha sottolineato il tecnico Inzaghi. È lui il segreto dell'exploit della Lazio, che mai come adesso ha la possibilità di fare un colpo gobbo a Torino.

IL MESE DEL PARI
Simone ci crede, mai come ora i suoi stanno attraversando un momento di forma straordinarioa La prova di forza contro l'Atalanta ha dato maggiori convinzioni ai biancocelesti. Conterà molto la prestazione al di là del risultato perché sono queste partite che ti fanno capire se sei cresciuto rispetto alla sfida d'andata. E a guardare bene, i numeri prima elencati, contengono anche qualche spunto positivo. Come detto in queste ultime 24 sfide sono stati solo 6 i pareggi ma 3 di questi sono arrivati a gennaio. Nel 2009, più precisamente il 18 aprì le marcature Ledesma, pareggio bianconero di Mellberg. Nella stagione successiva, il 31 gennaio fu ancora 1-1. Botta e risposta nel finale con Del Piero su rigore e poi Mauri 8 minuti più tardi. Infine, il 25 gennaio del 2014 il risultato fu ancora di 1-1. Sblocca Cnadreva su rigore(che costò anche l'espulsione di Buffon) e pareggio di Llorente con un gradissimo colpo di tesa. L'arbitro di quell'incontro fu Davide Massa della sezione di Imperia. Lo stesso che fischierà domani.