L'Italia un Paese per vecchi calciatori, la Serie A ha l'età media più alta

L'Italia un Paese per vecchi calciatori, la Serie A ha l'età media più alta
di Gianfranco Teotino
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Sabato 20 Settembre 2014, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 09:16
Che la Serie A fosse purtroppo il campionato più vecchio del mondo già lo sapevamo da tempo. Quello che ancora non sapevamo è che, nonostante i numerosi allarmi lanciati in questo ultimi anni anche in seguito ai rovesci internazionali dei club e delle nazionali italiane, continuiamo a invecchiare. Il Cies, l'osservatorio sul football di Neuchatel che lavora fra l'altro anche in collaborazione con Fifa e Uefa, ha reso noti i dati demografici definitivi relativi alla stagione scorsa in Europa: sono ancora più negativi del previsto.

DAVANTI A TUTTI

La Serie A rimane, fra i cinque tornei principali del continente, quello con l'età media più alta (27,61 anni), davanti a Inghilterra (27,02), Spagna (26,82), Francia (26,40) e Germania (25,67). Ed è anche l'unico dei campionati più importanti in cui l'età media è aumentata rispetto alla stagione precedente. Nel 2012-13 eravamo infatti a quota 27,44. L'Inghilterra ha mantenuto la sua età media, le altre tre Leghe si sono ringiovanite, in particolare la Spagna tornata sotto quota 27 dopo un anno di sbandamento senile. Non sembra casuale che il campionato più giovane sia la Bundesliga, cioè quello del Paese che ha appena vinto il Mondiale.

LA FASCE D'ETÀ

Se poi spacchettiamo il dato generale per fasce d'età, la situazione diventa ancora più sconcertante. Si nota infatti un progressivo aumento del numero di giocatori mano a mano che si sale con gli anni. I ventunenni e gli under 21 sono il 20,69%. I giovani fra i 22 e i 26 anni sono il 24,94%. I maturi fra i 27 e i 31 anni sono il 29,34%. I calciatori dai 32 anni in su, sono addirittura il 33,93%.

ITALIANI E STRANIERI

Un altro numero interessante è relativo alla diversa età fra italiani e stranieri. Sì, perché gli italiani sono più vecchi: hanno una media di 28,51 anni rispetto ai 26,85 anni dei giocatori esteri. L'altro record negativo della Serie A rispetto ai principali campionati europei (ma non solo ai principali) riguarda la percentuale dei calciatori club-trained schierati. Per club-trained players si intendono quelli che fra i 15 e i 21 anni si sono formati per almeno tre stagioni nel club in cui attualmente giocano. Ebbene, in Italia nella stagione 2013-14 sono stati soltanto il 7,83% del totale, rispetto al 12,13% della Premier League, al 17,38% della Bundesliga, al 18,41% della Ligue 1 francese e al 19,36% della Liga spagnola. A ennesima conferma della scarsa efficacia dei nostri settori giovanili.

SPAGNA FATTA IN CASA

Se andiamo a vedere la situazione dei singoli club, il paragone si fa imbarazzante. Soprattutto con i club spagnoli. Il Barcellona schiera il 64% di giocatori cresciuti nella sua cantera, l'Atletico Bilbao, che ha eliminato il Napoli in Champions, il 60,9%. Anche in Inghilterra, che pure è il Paese più esterofilo e dopo di noi il più vecchio, troviamo l'Arsenal con il 32,3% di giocatori provenienti dal vivaio. In Italia fa eccezione solo l'Atalanta, comunque ferma al 28,6%.