Juventus-Torino, un derby che vale doppio

Juventus-Torino, un derby che vale doppio
di Luca Pasquaretta
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Mercoledì 16 Dicembre 2015, 10:20
TORINO A passare la mano in casa bianconera non sono abituati. E' più forte di loro. Non l'hanno fatto quando erano 14esimi in campionato, non lo faranno stasera da detentori del trofeo contro il Toro nell'ennesimo capitolo della stracittadina della Mole. In palio i quarti di Tim Cup. Gara secca. Da dentro o fuori. Con rischio supplementari, a meno che non vada a finire come l'ultima volta in campionato quando proprio all'ultimo secondo decise Cuadrado. Appuntamento allo Stadium (si va verso il tutto esaurito), ore 20,45 (diretta RaiUno). Fischierà Doveri. Massima allerta sul fronte sicurezza. Digos e forze dell'ordine allertati. Saranno 600 (50 in più rispetto alle gare normali) gli steward impiegati dalla Juve. Insomma non sarà lasciato nulla al caso. D'altronde è sempre un derby.
CABALA
Sbirciando le statistiche emerge un dato quantomeno curioso: è da 50 anni (1-0, gol di Menichelli) che la Signora non si sbarazza dei cugini nella "vecchia" Coppa Italia. L'ultima volta che hanno incrociato i guantoni (stagione 1992/1993) la spuntarono in semifinale i granata, che poi si aggiudicarono la coppa, battendo in finale la Roma (3-0). «Vogliamo il bis, vincerne due consecutive, alla Juve non succede dal 1959/60. Non sarà facile, dobbiamo aggredirli, loro concedono pochi spazi, ti fanno giocare male. Saranno più riposati, la Lega ha deciso di rimandare la gara contro il Sassuolo. Non facciamo polemiche, vediamo se sarà stato un vantaggio per loro» ha rilanciato ieri Allegri prima di dirigere l'allenamento della vigilia. Logico almeno un pizzico di turnover. «Toccherà a Neto e Rugani». Queste le uniche indicazioni del tecnico livornese. Per il resto dovrebbe essere 3-5-2 (convocato Hernanes, possibilità per il 4-3-1-2). Là davanti chance per Zaza e Morata. Un turno di riposo per Dybala. Ma se dovesse servire entrerà a partita in corso. Toro permettendo. Bocche cucite in casa granata alla vigilia come ormai capita da tempo immemore (novembre 2013), tranne rare eccezioni. Ventura non ha parlato. Se la giocherà a specchio, puntando forte su Quagliarella, l'ex che non segna dal 20 settembre scorso.
MAX CARICO
Le priorità per Allegri sono il campionato e la Champions. «Il discorso scudetto è ancora aperto. L'Inter è la favorita. Noi dobbiamo recuperare nella nostra speciale cronometro, contro il Carpi siamo obbligati a vincere. Il sorteggio? Era fondamentale arrivare agli ottavi. Poi bisogna essere fatalisti. Abbiamo una grande opportunità, se dovessimo passare con il Bayern diventeremmo una delle favorite per la vittoria finale». Infine Max ha risposto a Bonucci, che aveva detto che il tecnico usa poco il bastone: «Le persone forti devono essere autorevoli, non autoritarie». D'altronde non c'è un solo modo di vincere e Allegri l'ha dimostrato.
Così in tv: Juventus-Torino (ore 20.45, RaiUno). Le altre: Fiorentina-Carpi (ore 16.30, RaiTre), Napoli-Verona (ore 19, RaiDue)
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