La Juventus non sa più vincere, dopo la quarta partita senza successi, il definitivo addio alla corsa scudetto e la possibilità di subire il sorpasso del Milan, al secondo posto domani sera. Il pareggio 2-2 contro il Verona è un punto d’oro in chiave salvezza per Baroni e l’ennesima occasione persa per i bianconeri, in sofferenza e sempre a inseguire la terzultima in classifica. Gara in grande equilibrio, gestita da un Verona che ai punti avrebbe meritato anche qualcosa di più. Legittima la sua superiorità in campo con il vantaggio di Folorunsho, grazie a una prodezza balistica impressionante dopo 11 minuti. Ma incassa il pareggio su calcio di rigore di Vlahovic, per un fallo di mano piuttosto evidente di Tchatchoua sull’unico guizzo di Kostic.
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La Juve non gira, quasi sempre a rincorrere gli avversari che trovano il secondo guizzo vincente della serata con Noslin, prima rete in campionato, bravissimo a sfruttare un’azione in velocità sull’asse Suslov / Folorunsho.