Irlanda del Nord-Italia, Mancini cambia a centrocampo e in attacco: dentro Tonali e Berardi

Mancini e i giocatori azzurri (foto Gino Mancini)
di Ugo Trani
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Lunedì 15 Novembre 2021, 18:13 - Ultimo aggiornamento: 19:44

Lo spirito dell’Europeo, come ha ricordato alla vigilia capitan Bonucci, e i gol, anche se a Belfast nessuno nelle precedenti tre partite giocate in queste qualificazioni li ha segnati. L’Italia, insomma, sa come deve comportarsi stasera a Windsor Park nell’ultima partita del gruppo C, ore 20,45, contro l’Irlanda del Nord. La tappa conclusiva del percorso che può portare direttamente in Qatar è però diventata complicata dopo i due pareggi con la Svizzera, unica rivale degli azzurri. Nei due scontri diretti i due rigori decisivi sbagliati da Jorginho e venerdì, all’Olimpico, il gol di Widmer che avvantaggia gli elvetici che a Lucerna ospitano la Bulgaria, match più semplice di quello che aspetta i campioni d’Europa. Mancini è ancora in testa (differenza reti +2), ma Yakin, con gli stessi punti, sa che in caso di parità dei gol segnati e subiti, andrà direttamente al mondiale, spingendo il collega ai playoff di fine marzo.

SVOLTA TATTICA. L’Italia, dunque, deve vincere. Sarebbe la prima volta a Belfast, dove nei tre precedenti ha fatto storia il ko del '58 che ci costò la partecipazione al Mondiale in Svezia. Un eventuale successo, tra l’altro, non darà comunque la certezza della promozione. Mancini, deluso dal primo tempo degli azzurri nella gara di venerdì contro la Svizzera, cambierà due interpreti del suo 4-3-3. In piena emergenza, 8 giocatori tornati a casa su 28 convocati e 12 infortunati, darà spazio a Tonali accanto a Jorgino e Barella a centrocampo e rilancerà Berardi a destra nel tridente con Ïnsigne falso nove e Chiesa.

La formazione è stata annunciata nel tardo pomeriggio. Il ct ha le idee chiare. Cercherà i gol per la qualificazione giocando palla a terra. E quindi con il doppio play e l’attacco senza centravanti.

AVANTI TUTTA. La Nazionale, però, deve riproporre il copione che l’ha portata a conquistare l’Europa l’estate scorsa. E che ha caratterizzato il triennio di questa gestione tecnica. Mancano punti di riferimento come Chiellini e Verratti, non ci sarà nemmeno il capocannoniere della Serie A Immobile, ma Mancini è convinto che gli azzurri possano ripartire a Belfast con il palleggio, il ritmo e il coraggio. Il dominio nel gioco. E per il risultato. 

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