Inzaghi ha la febbre, parola a Tassotti: «Siamo pronti alla battaglia»

Inzaghi ha la febbre, parola a Tassotti: «Siamo pronti alla battaglia»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 6 Febbraio 2015, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 18:00
​Il Milan è pronto a battagliare contro la Juventus, una delle squadre più organizzate d'Europa. «La partita di domani è la più difficile che ci potesse capitare in questo momento», ha spiegato Mauro Tassotti, presente in conferenza per la febbre che ha colpito Pippo Inzaghi.



La partita. «A Torino contro la Juventus non è mai stato semplice, nemmeno per le squadre di Sacchi e Capello. Noi siamo pronti a battagliare».



Avversari. «Sono una squadra che fa tantissimi punti e prende pochi gol. Credo sia una delle migliori difese d'Europa. È difficile giocare allo Stadium. Allegri ha portato la squadra a giocare con il 4-3-1-2 con pazienza. Possono passare da un modulo all'altro con facilità. La sua bravura è stata quella di non entrare a piedi uniti in un meccanismo che funzionava a meraviglia».



Atteggiamento. «Ci piacerebbe giocare tutte le partite attaccando sempre. Anche domani vorremmo fare una gara aggressiva. La partita di domani è la più difficile che ci potesse capitare in questo momento».



Gap con la Juve. «Nel calcio ci sono dei cicli. Li hanno vissuti anche loro prima di tornare a vincere. Noi vogliamo riportare il Milan dove è sempre stato. È basilare».



Il calo. «Abbiamo finito bene il 2014. Poi abbiamo iniziato male il 2015. Potremmo aver sottovalutato qualche squadra e non siamo in grado di farlo. Non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno. Abbiamo perso delle sfide e sono nate delle incertezze che ci siamo portati dietro fino a Parma».



Gol su palla inattiva. «Abbiamo sempre fatto fatica a marcare sui calci da fermo. Abbiamo due terzini piccoli a livello fisico e i centrocampisti sono quasi tutti della stessa stazza. Ci troviamo a fare le marcature con giocatori che pagano qualcosa a livello fisico rispetto agli avversari. Non abbiamo degli specialisti».



Infortunati. «Ci sono stati molti problemi traumatici, abbiamo ancora dei giocatori che girano con i tutori come Zapata ed El Shaarawy. È difficile lavorare quando perdi dei giocatori per lungo tempo. De Sciglio non lo abbiamo quasi mai avuto, El Shaarawy ha avuto un nuovo infortunio importante».



Inzaghi allenatore. «Pippo è molto meticoloso, vuole sapere e vedere tutto. Ha voluto un allenatore che si dedicasse solo alle palle inattive. La gestione del gruppo è la cosa più difficile da fare, quando ci sono giocatori che vanno e vengono. Devi fare delle scelte e devi far passare le tue scelte a tutti, facendole digerire a tutti. È questa la parte dove deve crescere. Devi tarare bene le parole che dici ai giocatori perché alcune parole possono fare più danni delle scelte. A volte si sbaglia».



Bilancio. «Non si può pensare di ripartire sempre da zero. L'anno prossimo dobbiamo ripartire da uno step più alto rispetto a quest'anno».



Nuovi arrivati. «Li ho visti bene, si sono integrati subito. Hanno quasi sempre giocato nella difesa a quattro. Credo che sia Antonelli sia Paletta potranno essere scelti per giocare domani».
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