Inter, Bastoni rivela: «Prima di Conte volevo andare via, ora sto benissimo qui, mi sento a casa»

L'intervista del difensore nerazzurro Alessandro Bastoni

Alessandro Bastoni
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 17:25

Uno dei pilastri dell'Inter di Simone Inzaghi è certamente Alessandro Bastoni, sempre più leader della capolista della Serie A e giocatore importante anche per la Nazionale. Il classe '99 ha rilasciato un'intervista al podcast 'Frog talks' condotto dall'ex nerazzurro Andrea Ranocchia, rivelando di essere stato vicino a lasciare l'Inter in passato.

Le dichiarazioni di Alessandro Bastoni

«All'inizio volevo lasciare l'Inter. Avevo fatto a Parma una stagione e poi ho avuto la fortuna di trovare Antonio Conte qua. Ho fatto le guerre per andare via quell'anno, pensavo di non giocare.

Avevano appena preso Godin, c'erano Skriniar, De Vrij. Io avevo fatto 25 partite a Parma, un buon campionato. poi il mister ha insistito e mi ha convinto».

«Da quel momento è iniziato il nostro ciclo, stavamo bene. Simone Inzaghi è bravissimo, ha trovato un gruppo di ragazzi perfetti, mentalizzati che si allenano al massimo e che non si lamentano, anche chi gioca meno. Aver fatto anni dietro a te (Ranocchia), Handanovic mi è servito tanto per crescere. Caratteristiche? Ho fatto settore giovanile all'Atalanta dove sviluppi solo la tecnica e quindi mi porto dietro questa capacità di impostare e gestire il pallone anche sotto pressione. A volte vado a fare il quinto, la mezz'ala».

«Io qua sto bene, adesso sono uno dei più 'anziani'. Si sta bene qui, il mondo Inter è bello, giocare a San Siro davanti a 75mila persone. L'altra sera con la Juve è stato incredibile, in generale da quando sono all'Inter non ho quasi mai visto uno stadio sotto i 70 mila. Al momento non mi vedo lontano da qua, mi sento veramente a casa. Quando andiamo allo stadio vedo gente di 85-90 anni che aspetta il pullman. La passione che ci mette la gente ti fa dire: «Ma chi me lo fa fare di andare via quando posso regalare un attimo di gioia?». Sulla mia volontà non ho dubbi. Siamo un bel gruppo,con tanti ragazzi giovani come spina dorsale, io, Barella, Dimarco, Lautaro».

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