Nazionale, Mancini-Immobile: alla fine è tutta una presa in Ciro

Nazionale, Mancini-Immobile: alla fine è tutta una presa in Ciro
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 4 Settembre 2020, 06:45

Trentasei gol e la Scarpa d’Oro non sono bastati. Roberto Mancini preferisce ancora una volta Belotti ad Immobile. Il Ct ha spiegato anche i motivi della scelta. Legittimi ma difficili da accettare. Soprattutto per Ciro. Il suo sentirsi un bomber di scorta della Nazionale non è un capriccio. Le decisioni del Mancio lo assurgono a verità. «Ci sarà spazio per tutti» ha ribadito il Commissario tecnico, facendo capire che Immobile giocherà contro l’Olanda. Un contentino. Probabilmente avrebbe dovuto usare un tatto diverso.

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Italia, Ciro e le spiegazioni

Quale miglior occasione per premiare il capocannoniere della serie A e d’Europa se non dargli la maglia da titolare nella prima gara che gli Azzurri giocano dopo 291 giorni e per di più in Italia? ironia della sorte oggi è anche il sesto anniversario del suo prigol gol in Nazionale. Sembra quasi che Mancini, simbolo della Lazio del 2000, abbia sviluppato una “avversione” per chi veste la maglia biancoceleste. Passi la mancata convocazione di Lazzari, più adatto al 3-5-2 di Inzaghi che al 4-3-3 dell’Italia; passi pure che Acerbi, tra i migliori difensori del campionato, abbia dovuto faticare più degli altri per vestirsi d’Azzurro. Giusto che ora abbia restituito il posto al totem Chiellini. Ma su Immobile non ci sono spiegazioni razionali. Mancini preferisce l’attaccante alto e con il fisico, “Il boccione da 2 litri” per dirla alla Spalletti, non può essere una spiegazione valida. Sembra più una presa in Ciro. Trentasei gol e la Scarpa d’Oro rappresenterebbero il via libera per chiunque. Non per Ciro che deve sempre fare i miracoli per farsi notare. E stavolta non sono bastati nemmeno quelli. 
 

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