«La situazione stava cominciando a diventare problematica. E allora abbiamo deciso di accettare un'offerta che abbiamo ritenuto soddisfacente». Con queste parole, il direttore sportivo del club canadese del Montreal Olivier Renard, ha spiegato la cessione di Erik Hurtado, trent'anni, calciatore statunitense, che ha rifiutato il vaccino contro il coronavirus. La società ha deciso di venderlo appunto per questo motivo. Non c’erano proprio le condizioni per proseguire il rapporto e allora meglio lasciarsi senza troppi rimpianti. «Noi eravamo soddisfatti dell’inizio di stagione di Erik – ha continuato Renard – ma non è vaccinato. E per noi questo è un problema». Netto. Chiaro. Sincero. E l'addio arriva solamente dopo sette partite di campionato. Non c'è spazio per i no-vax.
Merci Erik et bonne chance 👊
— CF Montréal (@clubdefootmtl) July 8, 2021
Le Club fait l’acquisition d’un montant d’allocation général de 200 000$ du @ColumbusCrew en retour de l’attaquant Erik Hurtado >>> https://t.co/avNpgGlYb6
Hurtado traded to Columbus for $200,000 in GAM >>> https://t.co/3ehUaW2q9b#CFMTL pic.twitter.com/QHO98hHw5X
La cessione
Il calciatore è passato ai Columbus Crews, club che evidentemente non si fa nessun tipo di problema etico. Le cifre dell’affare? Duecentomila dollari. Tanta era la voglia da parte del Montreal di lasciarlo partire che ha accettato un'offerta quasi irrisoria. Ma questo non è l’unico caso in Mls: anche il centrocampista del Toronto, Nick DeLeon, ha ufficialmente dichiarato che non avrebbe accettato la vaccinazione.