Fonseca vede i quarti di Europa League, mai raggiunti dalla società giallorossa in questa competizione: 3-0 contro lo Shakhtar all'Olimpico, successo con cui ipoteca la qualificazione in attesa del ritorno, giovedì prossimo a Kiev. Il portoghese mette la firma nella sfida contro la sua ex squadra e contro il connazionale Castro a cui lascò la panchina per venire nella Capitale. Tatticamente vince il duello con il collega, usando proprio il contropiede che caratterizza di solito la formazione ucraina. La Roma festeggia 3 gol italiani: segnano capitan Pellegrini, El Shaarawy e Mancini. Sarà felice anche il ct Mancini per le prodezze dei suoi nazionali.
PIANO A SORPRESA
La Roma parte senza centravanti. Davanti c'è Mkhitaryan da falso nove, aiutato in attacco da Pellegrini e Pedro. Ma la mossa decisiva è la rinuncia quasi totale al possesso palla.
ROTAZIONE IN CORSA
Il 3-4-2-1, insomma, è efficace. Anche se la difesa non è perfetta sul lato sinistro con Kumbulla e Spinazzola, il doppio play è utile per proteggere lalinea arretrata. Diawara fa da sentinella, Villar partecipa alla fase offensiva. Dietro manca Smalling che non sta benissimo. A fare il centrale è di nuovo Cristante. Fonseca ritrova l'equilibrio e anche la profondità. Proprio Mayoral lancia el Shaarawy che ritrova il gol in giallorosso dopo la parentesi in Cina: l'ultimo nel maggio del 2019. Nel finale entrano anche Peres, Ibanez e Perez: il pensiero va al campionato. Domenica c'è la partita di Parma, tappa cruciale per restare in zona Champions.