Preziosi: «Le regole non possono cambiare a due giorni dalle elezioni»

Preziosi: «Le regole non possono cambiare a due giorni dalle elezioni»
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Venerdì 8 Agosto 2014, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 16:24
«Cercare di cambiare le regole a due giorni dal voto significa provare a

vincere truccando il mazzo nel tentativo vano di imporsi ai danni della democrazia interna». Enrico Preziosi, presidente del Genoa, boccia senza appello l'ipotesi suggerita dal numero 1 della

Sampdoria, Massimo Ferrero, di rinviare l'assemblea della Figc in programma lunedì.



«Che bisogno c'è infatti di cambiare oggi le carte in tavola quando apertamente è stato siglato e sottoscritto da 18 firme un documento che impegnava le squadre a sostenere Tavecchio e il

programma innovativo da lui rappresentato?», dice Preziosi prima di soffermarsi sulla nota con cui 9 club di Serie A hanno chiesto a Paolo Tavecchio e Demetrio Albertini di ritirare le proprie candidature alla presidenza federale. «La novità di ieri di 9 firme - da sole nemmeno sufficienti ad esprimere un consigliere federale - apertamente fotografano un voltafaccia di alcune squadre. Liberissimi di cambiare opinione. Dove sta il problema? La parola deve a questo punto passare alle urne», prosegue Preziosi.



«Democraticamente lunedì si voterà con le regole in vigore e democraticamente avremo il nuovo presidente di Federcalcio. Se nel segreto dell'urna non si dovesse verificare questo cioè la

maggioranza più uno, allora si aprirebbero scenari diversi», dice il presidente del Genoa.



«Non si comprende dunque l'agitazione di Ferrero e il suo farisaico tentativo di mettere i bastoni fra le ruote al corretto svolgersi delle democratiche procedure di voto. Consiglio a Ferrero di mettere da parte un moralismo fuori luogo che non giova nemmeno alla sua immagine e magari di pensarci un attimino in più prima di sottoscrivere accordi che poi vengono rimangiati: la coerenza è qualcosa che bisogna praticare nel concreto», conclude Preziosi.
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