Milan, Gattuso: ​«Dimissioni? Non sono io il problema»

Milan, Gattuso: «Dimissioni? Non sono io il problema»
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Sabato 23 Dicembre 2017, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 23:22

«Stiamo sempre a cercare di spiegare perché gli episodi ci condannano, ma questi episodi sfavorevoli ce li andiamo a cercare commettendo degli errori. Quando dico che non siamo una squadra lo tocco con mano: nei momenti di difficoltà non riusciamo a reagire, è un dato di fatto». Dai microfono di Premium Sport, Runo Gattuso si sfoga dopo il Ko casalingo con l'Atalanta. Ora pensa di dimettersi? «Dimissioni? Se pensassi che il problema sono io, se vedessi che i giocatori non mi seguono...Ci manca fame, malizia, cattiveria».
 



«Tante cose sono funzionate, all'inizio la partita è stata interpretata bene - dice ancora Gattuso -. Ma siamo andati in svantaggio e il campo è diventato in salita. Nella ripresa ci abbiamo provato, ma non è bastato». Cosa si sono detti l'allenatore e i dirigenti nel confronto a fine partita? «È una situazione complicata, c'è la contestazione dei tifosi - risponde Gattuso -: non si può pensare di continuare la stagione in questo modo. Ma non vedo gente che non si impegna: vedo gente che fa una fatica pazzesca, ma è evidente che siamo una squadra fragile». È stato rassicurato sul suo ruolo? «Io oggi sono l'allenatore del Milan, ma sono l'ultimo dei problemi: il problema non è solo la condizione, ma c'è anche la componente mentale. Quello che stiamo facendo non basta, dobbiamo diventare squadra e per farlo dobbiamo commettere meno errori, perché ne facciamo tanti». Infine un auspicio: «bisogna anche smetterla di fare paragoni con il passato - dice il tecnico dei rossoneri -: non ci stanno, c'erano giocatori diversi, una società diversa. Ora dobbiamo pensare al presente, un presente pieno di difficoltà dalle quali dobbiamo cercare di uscire tutti assieme».

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