Garcia: «CSKA non è squadra debole»
Totti: «Ora mettiamo la testa al Cagliari»

Garcia: «CSKA non è squadra debole» Totti: «Ora mettiamo la testa al Cagliari»
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Mercoledì 17 Settembre 2014, 23:34 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 00:22
«Abbiamo preso tre punti come volevamo, abbiamo fatto una bella partita, peccato per gli infortunati, il gioco della Roma è stato bello e efficace. Astori ha una distorsione al ginocchio, Iturbe un problema muscolare, li valuteremo, speriamo che non siano gravi.» Entusiamo e razionalità nelle parole di Rudi Garcia dopo la serata romana che ha consegnato al debutto dei giallorossi in Champions un punteggio di 5-1.



«Avevo detto di entrare con la testa libera. Dobbiamo giocare con entusiamo. Sapevamo di dover giocare sfruttando la velocità dei due davanti ma la differenza l'ha fatta anche la voglia. Siamo entrati con la giusta voglia.E un gruppo fantastico, prova piacere a giocare insieme e lo dà ai nostri tifosi.Abbiamo 4 giorni quindi nono ci saranno problemi. L'unico pronblema sono gli infortunati ma siamo ad inizio stagione.»



Ora la palla passa ai prossimi match in programma, pensando Al Manchester City e al Bayern. «Nel momento attuale il Cska non era la squadra più debole, voglio sottolineare la grande partita nostra, all'inizio era facile, ma poi per niente. Iniziare in casa e prendere i tre punti è fondamentale, è importantissimo iniziare con il piede giusto, forse con due piedi giusti. Andremo a Manchester per giocarcela». Più ravvicinato l'impegno in campionato, domenica all'Olimpico: «Ora prepariamo il Cagliari, per fortuna ho una rosa ampia per sopperire agli infortuni, giocheremo ogni partita per vincerla».



Sulla stessa linea il capitano Francesco Totti sal suo sito: «Al di là del risultato ampio col quale abbiamo superato il CSKA, credo sia stato molto significativo soprattutto cominciare il girone con un successo. Come dico spesso ora dobbiamo essere bravi ad andare subito con la testa alla prossima partita, domenica affronteremo il Cagliari e da domani non dovremo pensare ad altro».
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