Di solito, si dice, “ squadra che vince non cambia”. L’Aia però va oltre perché anche se non vince, la squadra arbitrale italiana in campo internazionale, non cambia. Nessun avvicendamento in una squadra che, Orsato a parte, sta vincendo poco in Europa e nel mondo. Tolto l’arbitro di Schio, infatti, per quasi tutti i direttori di gara internazionali (10 in tutto) finora sono arrivate soprattutto designazioni di secondo piano. Segnale evidente che i valori all’interno del nostro campionato non si specchiano con quelli degli organi arbitrtali della Fifa e dell’Uefa. Che hanno al vertice due ex arbitri italiani: Pierluigi Collina superstar (definito il miglior arbitro della storia) e Roberto Rosetti. Chissà se in questa “conservazione” avranno inciso le questioni elettorali in atto nell’Aia (chi gradisce di perdere un internazionale?) oppure se si vogliono evitare gli errori commessi in passato con Massa e Guida (e anche con Maresca), mandati ad arbitrare oltre confine con un bagaglio tecnico insufficiente. Così, Federico La Penna ha dovuto rimettere in frigo la bottiglia per festeggiare la promozione, a questo punto rimandata di un anno.
Resta invece sul carro internazionali Paolo Valeri, che sembrava candidato a lasciare il proprio posto al concittadino.