Figc, Abodi: «Il mio futuro? Magari in un altro contesto. Gli arbitri mi hanno mortificato»

Figc, Abodi: «Il mio futuro? Magari in un altro contesto. Gli arbitri mi hanno mortificato»
di Redazione Sport
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Lunedì 6 Marzo 2017, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 17:55
«Il mio futuro? Domani è il mio compleanno e farò una partita di calcetto. Poi devo capirlo, mi sono dimesso e ho sempre rispettato i miei impegni. Gran parte del futuro è nelle mie mani e un altro pezzo è in chi deve valutare la mia competenza, magari non in questo sistema ma in un altro contesto». Andrea Abodi non nasconde l'amarezza per la sconfitta nella corsa alla presidenza Figc. «Adesso inizia un'altra vita - ha aggiunto - auguro a Carlo (Tavecchio, ndr) e alla Federazione di fare tesoro anche di questo confronto».

«Arbitri decisivi? C'è amarezza, perché quel 2% per me era sacro e rimane sacro.
Nei numeri si vede che quel dato almeno psicologicamente ha inciso». Lo dice Andrea Abodi, candidato sconfitto alla presidenza della Figc, commentando la decisione della componente arbitrale (Aia) di votare a favore del numero uno uscente Carlo Tavecchio. Abodi ha definito «mortificante» il fatto che Nicchi non lo abbia mai citato nel suo discorso. «Ancora più mortificante per me - ha spiegato Abodi - non aver mai sentito nominare (nel discorso del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, ndr) il secondo candidato né la Lega B e tutto il lavoro, il rispetto e la collaborazione data al corpo arbitrale in 6 anni e mezzo».
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