Le prime parole di Christian Eriksen dopo il dramma. «Voglio capire che cosa è accaduto. Grazie a tutti, non mollo». Così il centrocampista dell'Inter e della Nazionale danese in ospedale a Copenaghen dopo il malore che lo ha colpito sabato durante Danimarca-Finlandia, secondo quanto riportato dall'agente del giocatore, Martin Schoots, alla Gazzetta dello Sport.
«Era felice - racconta ancora Schoots che ieri ha sentito il giocatore -, perché ha capito quanto amore ha intorno. Gli sono arrivati messaggi da tutto il mondo.
"Thank you, I won't give up. I feel better now."
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«Anche domani (oggi, ndr) resterà in osservazione, forse pure martedì. Ma in ogni caso vuole fare il tifo per i suoi compagni contro il Belgio», precisa l'agente.
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Il medico - «Carriera finita per Eriksen? Non è detto, bisogna vedere la patologia. Se è curabile il giocatore potrebbe tornare a giocare». Questo il parere di Bruno Carù, specialista in cardiologia e medicina dello sport considerato un luminare nella materia. «Sicuramente - spiega Carù ai microfoni di Radio Anch'io sport - c'era qualcosa che non andava bene nel cuore del giocatore prima della partita, già mentre era negli spogliatoi prima della partita c'era qualcosa che non andava bene, lo stress non c'entra niente. Non può succedere per caso quello che è successo. Il cuore non funziona così».
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In passato Carù si occupò del caso del giocatore nigeriano Nwankwo Kanu ai tempi in cui giocava nell'Inter: «quella era una situazione completamente diversa, aveva una cardiopatia congenita».