​Eretum, ecce bomber: Onori corre,
segna e studia già da allenatrice

Eretum, ecce bomber: Onori corre, segna e studia già da allenatrice
di Alessandro Monteverde
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Venerdì 25 Gennaio 2019, 07:35
Giulia Onori, classe 1999, pur giovanissima è già una veterana e, tranne una breve parentesi in prestito al Grifone Gialloverde, gioca dal 2013 con la maglia dell’Eretum femminile. Domenica, nella gara col Velletri, ha tolto le castagne dal fuoco alla sua squadra andando a segnare nel secondo tempo i due gol decisivi. Giulia ci racconta la sua storia con l’Eretum, l’amore per il calcio, gli obiettivi stagionali e un sogno che già ha iniziato a coltivare: allenare giovani calciatori…

Giulia, partiamo da domenica. La tua squadra non riesce a sbloccare la partita, entri in campo nella ripresa e diventi decisiva. Ci racconti i due gol e le emozioni che hai provato?
“Il primo gol è stato di astuzia, unita ad un pizzico di fortuna: avevo notato che il portiere, seppur bravissima, spesso parava in due tempi quindi ho attaccato il pallone immediatamente dopo il tiro della mia compagna e sono riuscita a segnare. Mentre il secondo è più nelle mie corde: palla piazzata di sinistro sull’uscita del portiere, dopo un assist perfetto in profondità di Carusotti. Inutile dire che segnare è bello, ma decidere la partita ha tutto un altro sapore, ti fa sentire bomber e leader allo stesso momento e non c'è nulla di meglio”.

Quanti gol hai segnato finora? Li ricordi?
“Finora ho segnato 8 gol. Li ricordo perfettamente uno per uno, da quello su punizione contro il Cross Roads Formello alla prima giornata, fino a questi ultimi due contro il Velletri. Devo ammettere però che seppure ogni rete regali un'emozione unica, quella più bella è stata contro il Cassino in casa loro, dove rientravo da un infortunio abbastanza serio e importante. Non dimenticherò mai la corsa infinita verso le mie compagne che gridavano con orgoglio ‘È tornata!’. Ho ancora i brividi quando lo ricordo”.

Attualmente giochi come esterno alto, ma spesso agisci anche da terzino e in passato hai giostrato da difensore centrale. Qual è il ruolo che preferisci e quali sono le tue caratteristiche?
“Tra i tre preferisco l'esterno alto, ma anche il terzino non mi dispiace affatto. Il difensore centrale è invece un ruolo che non sento mio, perché mi piace attaccare la porta avversaria e in questo il difensore centrale limita le mie caratteristiche, che sono la progressione, il cross dal fondo e il tiro potente e preciso”. Quando nasce la passione per il calcio? “La passione per il calcio nasce in tenera età, neanche ricordo il momento esatto in cui mi sono avvicinata a questo sport, credo di esserci nata con il calcio nel sangue. Già ai mondiali del 2006, a soli 7 anni, rimasi sveglia tutta la notte per la gioia della vittoria dell’Italia”.

Quando e come ti sei avvicinata al calcio e all’Eretum? Che ricordi hai di quella esperienza?
“Mio padre un giorno venne a conoscenza dell'esistenza di una squadra femminile a Monterotondo e dato che sia lui che mia madre non avevano piacere a farmi giocare tra i maschi, me ne parlò subito. Avevo appena 14 anni quando feci il primo allenamento, ero la ‘piccoletta’ della squadra, d'altronde ero circondata da persone che avevano anche il doppio della mia età. Nonostante il divario d'età notai subito due valori importantissimi condivisi: l'attaccamento alla maglia e la passione per il calcio, prima di quel momento non avevo mai visto tante ragazze condividere la mia stessa passione. Da lì e dal supporto della società e dei miei genitori, presi lo stimolo per superare l'imbarazzo e dare tutto sul campo”.

Ti sei posta un obiettivo personale e di squadra per questa stagione?
“L'obiettivo in entrambi i casi è la crescita. Spero di continuare a segnare per la mia squadra e di crescere partita dopo partita. Per quanto riguarda il campionato invece, stando a 3 punti dalla prima, il sogno è evidente, ma l'importante sarà crescere insieme comunque vada”.

Oltre a giocare, hai iniziato la tua carriera da allenatrice. Ci racconti questa tua nuova esperienza?
“Sì, da quest'anno sono entrata nell’organico degli allenatori della Scuola Calcio dell'Eretum Monterotondo. Ho iniziato allenando i 2011, poi per problemi di orari sto seguendo il gruppo dei 2012-13-14. Con i 2011 avevo un gruppo mio, mentre con i 2012 affianco altri due mister dato il numero alto dei bambini. È nato tutto come una scommessa, grazie alla proposta che mi ha fatto in estate Ettore Placidi, Responsabile della Scuola Calcio, ma in poco tempo è diventata una vera e propria passione. Anche se è molto impegnativo, è davvero bello trasmettere, oltre alla tecnica, i valori sani e importanti di questo sport facendo leva sulla propria esperienza”. 
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