Nuova energia
Inutile girarci troppo intorno, il pressing di Giuntoli per firmare a febbraio e l'indecisione lo sta stanno disorientando e condizionando il suo rendimento. Lo scorso anno il numero 7 mise a segno 9 centri in Serie A, adesso è fermo alla misera rete col Sassuolo. Troppo poco, magari anche il derby può riaccenderlo. Anche perché potrebbe essere il penultimo di Anderson, l'uomo entrato con una seconda vita nella storia della Lazio. Al Friuli ha centrato la 124esima presenza consecutiva dal suo ritorno, domani supererà Alfredo Monza (con lo stesso scorso nel 1940) e diventerà il recordman assoluto. Negli ultimi due trionfi nelle stracittadine, senza Immobile, Felipe fu decisivo da falso nueve con un assist e un gol. Ora Castellanos però può sentirsi quasi al sicuro perché, senza Isaksen e Zaccagni, nei quarti di Coppa Italia il brasiliano dovrà per forza giostrare sull'esterno. Sarri torna ad aggrapparsi ad Anderson, sperando sia stato contagiato dalla nuova energia che si respira nello spogliatoio.Il futuro adesso
I segnali di vita all'imbrunire di Udine hanno squarciato il buio. Le luci ricordano meccaniche biancocelesti, lo spazio davanti si sta ingrandendo. Il rilancio in campionato a 3 punti dal quarto posto è il frutto di un nuovo spirito di gruppo. La Lazio è tornata una macchina da gol con 7 personaggi (ovvero 7 marcatori diversi nelle ultime 3 gare) in cerca della Champions. Ora sotto porta può e deve rinascere anche Felipe Anderson, tre volte marcatore nell'appuntamento più atteso. Sarebbe un incredibile segno del destino, ma anche del lavoro di Sarri e della società per responsabilizzare i "rinforzi" e recuperare i "vecchi", senza guardare più in faccia il passato. È stato aperto un nuovo ciclo, i senatori che vogliono farne ancora parte devono dimostrarlo, da adesso sino a giugno. Felipe a metà non fa contento nessuno.© RIPRODUZIONE RISERVATA