MODULO BALLERINO
Tra squalifiche e infortuni, Garcia stasera non potrà contare su Destro («Saremo forti anche senza di lui. La squalifica? Aspettiamo il ricorso»), Pjanic, Florenzi, Balzaretti, Benatia e Strootman. Recuperato, anche se non al meglio, Totti; prima convocazione per Valmir Berisha, attaccante svedese classe 1996 arrivato a gennaio. Dubbi per quanto riguarda il modulo: se sarà 4-3-3, in attacco Gervinho, Totti e Ljajic (o Bastos); in caso di 4-2-3-1, fuori Taddei e dentro Bastos, con Ljajic trequartista. In difesa Toloi al posto di Benatia, Romagnoli in vantaggio su tutti per la corsia sinistra (ma occhio all’opzione Dodò). Roma maltrattata? «Non c'è niente contro la Roma. Posso solo dire che è triste che dopo Cagliari si è parlato di Destro solo per l'episodio con Astori e non dei suoi tre gol. Prandelli non lo chiama? Ognuno ha il suo modo di gestire la sua squadra. Lui è il ct dell'Italia e auguro agli azzurri di andare il più avanti possibile ai Mondiali, con più giocatori della Roma possibile», ancora virgolettato di Garcia. A proposito: nella Roma c’è un codice interno? «Ci sono cose nello spogliatoio che riguardano solo i giocatori e il sottoscritto. Anche se è difficile oggi tenere tutto nello spogliatoio, ci sono cose che si dicono solo lì. E delle regole ci sono, o in famiglia o in una squadra non si può vivere senza regole. I giocatori lo sanno bene, su tutti i punti ci sono regole da seguire. Dopo io gestisco le situazioni meno normali, quando accadono. Ma potete avere fiducia in me: io le gestisco queste cose».
FALLI E FAIR PLAY
Una statistica: Roma 17esima per falli commessi, sesta per le espulsioni ma per le squalifiche è sul podio. «Vuol dire che abbiamo di più la palla degli altri e quindi ci risparmiamo di fare falli. Conosco i miei giocatori, nessuno di loro è cattivo, c’è sempre il fair play ma serve anche essere intelligenti. I falli tattici, come li definite voi, possono essere anche falli intelligenti. Sugli squalificati penso sia un fatto casuale, bisognerebbe vedere ogni caso individuale, ma per me non è importante: chi è squalificato fa spazio a un altro e così si può riposare. Per questo non ho mai fatto caso ai diffidati: meglio perderne uno dopo l’altro che tutti insieme, ma non mi preoccupo».
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