C'è solo la Russia tra l'Italia
è il tetto dell'Europa del futsal

Nella foto i due tecnici di Russia e Italia (a destra Menichelli)
4 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Febbraio 2014, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 19:25
E' tutto pronto ad Anversa per la finale dell'edizione 2014 del campionato Europeo di calcio a cinque. L'Italia di Roberto Menichelli affronterà la Russia, domani sera alle ore 20,30 (diretta su Europort) nella gra ache assegnerà il trofeo continentale, che oggi è stato al centro delle conferenze stampa dei due tecnici finilisti.



TERZA FINALE

Roberto Menichelli, alla terza finale di una cometizione internazionale da quando guida gli azzurri, ieri ha fatto scivolare tutti i meriti di questo importante traguardo sulla squadra: “Il compito di un tecnico è quello di trovare il metodo giusto per far rendere meglio i giocatori. Stare a loro servizio, in modo da portarli a esprimere il massimo delle loro potenzialità per consentirgli di raggiungere un importante traguardo”.



Sull’emozione di giocare la finale, ha spiegato: “Fa piacere tornare a giocare una finale, soprattutto perché è il premio di una continuità di risultati che da anni ci contraddistingue. Giocare una finale è un motivo di grande soddisfazione, ma non pensiamo a cosa accadrà dopo. Domani non c’è che da pensare a come affrontare la gara perché incontriamo una delle migliori squadre d’Europa e del mondo”.



IL LAVORO

Sul percorso che ha portato la squadra fin qui, Menichelli ha spiegato: “Il lavoro fatto insieme è corposo: la squadra ha avuto continuità nelle convocazioni degli ultimi anni, anche se abbiamo inserito giocatori nuovi. Anche in questa competizioni ci sono esordienti, Giasson, Murilo e De Luca. A fianco di un blocco che va avanti nel tempo, abbiamo inserito giocatori di volta in volta nuovi. Quando arrivi alle semifinali, ci siamo fermati per due volte contro la Spagna, che sapete che tipo di forza ha. Stavolta siamo stati bravi a intraprendere un percorso che volevamo ci portasse qui, in finale”.



La testa ben salda al presente, ma anche un occhio rivolto al futuro per il ct azzurro: “Mi auguro che il risultato che vede l’Italia in finale possa servire anche da traino a tutto un movimento sportivo su tanti versanti, certamente anche quello della formazione tecnica. Me ne occupo personalmente: se l’attività dei corsi potesse avere uno slancio maggiore, sarebbe meglio, anche se la formazione dell’allenatore in Italia è buona”.

I COLLEGHI-TIFOSI

In questi giorni trascorsi in Belgio, tanti sono stati gli attestati di affetto e sostegno arrivati dai tifosi: “Mi capita di ricevere messaggi dai tecnici che hanno seguito i corsi per allenatore con me: quelli degli allievi sono i più sinceri nel dimostrare affetto e vicinanza. Poi volevo fare un nome, che è quello di Marcio Forte, capitano fino al recente Mondiale. Ci teneva a fare una finale ma non ci è riuscito: lui non è qui con noi, ma è come se ci fosse. Gabriel Lima è il degno erede per la fascia di capitano”.



LA BANDIERA

Tra le certezze di questa Italia del futsal, c' èil portiere Stefano Mammarella: "La Russia ha grandissimi giocatori, da Pula a Cirilo, da Eder Lima a Sergeev. Arrivare a giocare una finale per noi è un sogno, quindi ce la metteremo tutta. Se perdiamo? Sicuramente sarei arrabbiato”. Sul duello con Gustavo, miglior portiere del mondo dopo che Mammarella lo era stato nei due precedenti anni, il numero uno azzurro dice: “Non è un incontro di boxe, credo che ci saranno due nazionali e due gruppi. Reputo Gustavo un grandissimo campione: non si sale sul podio o si diventa il portiere più forte del mondo per caso. C’è tanto lavoro e tanto sacrificio dietro. Gustavo negli anni ha lavorato duramente e si è meritato quello che ha vinto. Spero di riuscire a batterlo per portare l’Italia sul tetto d’Europa”.



Un traguardo che ha scatenato grande entusiasmo: "E' vero, dopo il nostro successo sul Portogallo eravamo tutti insieme in una sala, e i nostri telefoni andavano in escandescenza per i tanti messaggi che arrivavano. Arrivati anche da persone che solitamente non vedono il calcio a 5, o gente di 60 o 70 anni che si è entusiasmata. Ce n’è uno che mi ha fatto particolarmente ridere. Diceva: “Sabato niente Maria De Filippi, si tifa Italia”.



L'AVVERSARIA

la maggior abitudine della Russia a giocare gare del genere, non preoccupa Mammarella: “La tensione si gestisce pensando alle cose belle che hai in mente, sia a livello sportivo che familiare. Dai tornei in parrocchia, alle feste in famiglia o con gli amici. Prima delle partite, appena esci dall’albergo sei già sul campo, pronto ad affrontare la partita. L’incoscienza di non aver mai giocato una finale (a parte Saad, ndr) può essere una cosa fondamentale. Da lì nasce la voglia di lottare, di correre, di prendere botte e non mollare fino all’ultima goccia di sangue.



FINALE UEFA FUTSAL EURO 2014



COSI’ IN CAMPO (20.30, DIRETTA EUROSPORT)



ITALIA: Mammarella, Ercolessi, Lima, Romano, Leggiero, Honorio, De Luca, Vampeta, Fortino, Merlim, Saad, Giasson, Murilo Ferreira, Miarelli. Ct. Menichelli



RUSSIA: Gustavo, Lyskov, Sergeev, Kutuzov, Pula, Milovanov, Shayakhmetov, Pereverzev, Eder Lima, Abramov, Robinho, Cirilo, Fukin, Poddubny. Ct. Skorovich



ARBITRI: Fernando Gutierrez Lumbreras (Spagna), Sasa Tomic (Croazia), Marc Birkett (Inghilterra). CRONO: Timo Onatsu (Finlandia)
© RIPRODUZIONE RISERVATA